Intellettuali in fuga dall’Italia fascista

Gaetano Salvemini ricordava che quando Carlo Rosselli riuscì a far fuggire Turati in Corsica, nel dicembre 1926, questi “insisteva a rifiutare di dirsi esule e rifugiato, e ci teneva a dirsi evaso’: evaso dall’Italia fascista. A narrare le storie dei fuorusciti come  Salvemini  e  Carlo Rosselli, oltre a quelle di intellettuali colpiti poi dalle leggi razziste, è dedicato il sitoweb Intellettuali in fuga dall’Italia fascista da poco in 2a edizione ampliata, con articoli di ricerca basati su fonti archivistiche italiane ed estere, timeline e mappe di mobilità interattive, alberi genealogici e gallery di centinaia di bellissime fotografie concesse da archivi e discendenti.

Tra uomini e donne dell’antifascismo che espatriarono, si segnalano Marion Cave, e Maria Todesco Rosselli con Amelia Pincherle Rosselli,  lo studente Paolo Rossi, fratello del più celebre Ernesto, e uno dei fondatori del British Institute Guido Ferrando, l’anarchico Camillo Berneri, e Carlo Sforza e Giuseppe Emanuele Modigliani ed  altri . Utilizzando le funzioni di ricerca, https://intellettualinfuga.com/it/guida_ricerca, a Giustizia e libertà escono per ora 30 risultati.

Ideato e diretto da Patrizia Guarnieri dell’Università di Firenze, il sito ha la collaborazione della Fondazione Circolo Rosselli e di importanti istituti italiani ed esteri.

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