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La dura lezione dell’Afghanistan

La dura lezione dell’Afghanistan

Intervento di Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli

 

Prima di tutto grazie a quanti, diplomatici, carabinieri, paracadutisti, piloti, hanno lavorato duramente, correndo gravi rischi per portare fuori da Kabul i cittadini italiani e quasi cinquemila profughi. È stata una luce in una vicenda buia e triste, che è lontana dall’essere terminata in tutta la sua drammaticità.

Gli Usa e gli alleati Nato hanno subito una sconfitta, a parte gli aspetti militari, soprattutto politica. Nessun’altra iniziativa militare del futuro potrà prescindere da quello che è avvenuto e sta avvenendo in Afghanistan.

La responsabilità prima è dell’amministrazione Trump. Lo snodo politico è infatti il 29 febbraio 2020, data degli accordi di Doha sul ritiro delle truppe americane (e quindi degli alleati) firmati nella capitale del Qatar tra Mike Pompeo, segretario di Stato dell’amministrazione Trump, il mullah Abdul Ghani Baradar, considerato allora il “numero due” dei Talebani, e l’inviato dell’Onu, Zalmay Mamozy Khalilzad. Il governo afghano di Ashraf Ghani era stato completamente tagliato fuori. Come si poteva pensare che in tali condizioni quel governo avrebbe potuto resistere tanto da permettere un ordinato rientro dei civili statunitensi ed europei, nonché dei loro collaboratori afghani e di quanti si erano impegnati nello stesso Afghanistan per una società diversa da quella che i talebani vogliono instaurare? E difatti, Biden aveva ottenuto una dilazione del ritiro fino ad agosto, inizialmente fissato per lo scorso maggio. Ma questo non cambiava la qualità delle condizioni politiche e dei problemi da risolvere. Prima si portano via i civili e, alla fine, i militari: questo è quanto andava fatto, pianificando un ordinato ritiro. Del resto, gli Usa sono stati costretti a mandare cinquemila marines all’aeroporto di Kabul, e così noi e gli altri alleati, sia pure in scala più piccola.

È una dura lezione che non va dimenticata per il futuro. Soprattutto da parte dell’Unione Europea, che deve far seguire a quanto fatto sul piano economico con il Next Generation, uno sviluppo della sua dimensione politica, anche nel campo della difesa.

Mentre si tenta, allargando il discorso ai G20 e ai paesi confinanti, un’iniziativa politica per salvare il salvabile, sul piano più generale possiamo iniziare a formulare alcune riflessioni.

L’occupazione militare di un paese da sola non può trasformarne l’assetto politico e la scala dei valori delle comunità interessate. Il disperato esodo degli Afghani che non vogliono vivere sotto i Talebani e in particolare quanto stanno facendo le donne nella difesa dei loro diritti, in primo luogo di quello dell’istruzione, dimostrano che esiste anche un’universalità dei diritti civili e politici, nonché l’aspirazione a usufruirne.

Se quindi da un lato democrazia e diritti civili non si esportano con le armi, dall’altro è inaccettabile l’idea che ci siano popoli, culture, comunità che siano ad essi impermeabili. Sarebbe un atteggiamento improntato non al realismo, ma al cinismo.

Il compito che ci aspetta allora è di testimoniare e di comunicare, con la cultura da un lato, con la concreta solidarietà dall’altro, proprio quei grandi valori di rispetto della persona umana e dei suoi diritti, universalmente validi.

Valdo Spini

 

Il console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, impegnato a salvare i bambini all’aeroporto di Kabul

 

Intervista con Valdo Spini, quest’anno eletto presidente del sinodo delle chiese metodiste e valdesi

 

https://www.radioradicale.it/scheda/645745/intervista-con-valdo-spini-questanno-eletto-presidente-del-sinodo-delle-chiese 

 

L’esperienza della conduzione dei lavori del sinodo e le conclusioni scaturite dalla serata pubblica di lunedi nel tempio valdese; per quanto riguarda l’Italia, la necessità di un efficace schema chiaro soprattutto nella correlazione tra la spesa e la creazione di lavoro qualificato, soprattutto per le giovani donne.

Per quanto riguarda l’Europa (il titolo del dibattito era: Next generation EU? Giovani ed Europa tra sogno di ripresa e rischio di marginalità) se il NGEU rappresenta una Europa che si faceva viva sul piano dell’economia, la crisi Afghana mostra la mancanza di un’Europa politica, capace di esercitare il ruolo che le compete; la necessità che, chi vuole andare avanti su questa strada lo possa fare.

L’importanza dell’impegno della società civile – e delle chiese – per un vero successo della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Valdesi, un Sinodo con l’accento fiorentino

L’assemblea è stata presieduta da Valdo Spini. Quattro giorni di dibattiti tra laicità della scuola e la spinta per una chiesa capace di andare oltre i confini

 

Torre Pellice (Torino), 26  agosto 2021 – Il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste si è chiuso a Torre Pellice (in provincia di Torino) dopo quattro giorni di dibattiti e momenti di culto in parte in presenza e in parte online per fronteggiare la pandemia. Come sottolineato dalla moderatora della Tavola valdese, Alessandra Trotta (rieletta nel suo incarico) è stato un successo importante per le Chiese valdesi e metodiste  essere riuscite a portare in fondo un’edizione non semplice, dopo essere state costrette a uno stop nel 2020, sempre a causa dell’emergenza Covid.

Un’edizione che ha parlato anche fiorentino grazie alla presidenza dell’assemblea affidata a Valdo Spini (vicepresidente era Marco Fornerone) che ha messo la sua esperienza come ministro e come parlamentare al servizio di questo evento centrale nel calendario di iniziative valdesi.

“E’ stato un Sinodo tra i più vivaci e tra i più pieni di argomenti della nostra storia _ ha detto Spini _ un Sinodo  molto partecipato e democratico”. Spini ha sottolineato alcuni temi affrontati come, per esempio, quelli della laicità della scuola (“occorre superare le disuguaglianze tra chi si avvale dell’insegnamento cattolico e chi sceglie di non avvalersene”), del sostegno ai profughi afghani attraverso la riproposizione dei corridoi umanitari, modello già utilizzato con efficacia su vari scenari di crisi dal progetto Mediterranean Hope di Chiesa valdese, Federazione chiese evangeliche e Comunità di Sant’Egidio.

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/valdesi-un-sinodo-con-l-accento-fiorentino-1.6729985?fbclid=IwAR3z1XTwj2PGGOuMCelkZhvqnMzweByR_GqJsgaxD-MRTceMtbNVCMiOGvU

Presentazione QCR 3/2021

«Il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e delle riforme ad esso connesse, è tutt’altro che scontato. Sia perché molti aspetti vanno chiariti, sia perché vanno attuati. Se ne devono rendere conto, le forze politiche innanzitutto! Ma, credo che anche nella società civile (ecco il ruolo dei circoli e delle fondazioni) si deve aprire un ampio dibattito» così scrive Valdo Spini, direttore dei QCR, nel presentare in questo numero gli atti della Tavola rotonda “Socialismo Liberale oggi” tenutasi online il 9 giugno 2021 a ottantaquattro anni dall’uccisione dei fratelli Rosselli. Oltre alla Fondazione Circolo Rosselli che l’ha organizzata, hanno aderito all’iniziativa 15 fra associazioni e circoli che si richiamano ai valori del socialismo liberale. Oltre all’introduzione di Valdo Spini, negli atti ci sono gli interventi di Paolo Baratta, Elena Granaglia, Gianfranco Pasquino, Domenico Siniscalco, Lucilla Spini, Rosa Mulè, Stefano Toso e Nadia Urbinati. A completare il quadro degli atti, due interventi di Valdo Spini, il primo sui “Tredici punti per il Socialismo Liberale” e l’altro su “La tesi di laurea di Carlo Rosselli al Cesare Alfieri”, infine l’intervento di Emanuele Bonanno “Dove va la forma partito?”.

Per la sezione Storia e Memoria, su questo numero “Il lavoro degli Istituti culturali durante il lockdown” di Valentina Romeo; Valdo Spini ricorda la strage di Forno (Massa); infine Mariella Zoppi commenta il libro di Rino Capezzuoli, “Sandro Pertini e la città di San Gimignano”.

Completa come di consueto il numero, la rubrica Arrivati in Redazione, di Antonio Comerci con libri su Leonardo Sciascia nel centenario della nascita, Aldo Aniasi e Bettino Craxi; e poi sull’Idea d’Europa, le politiche della sussidiarietà e l’Italia bombardata nella Seconda Guerra Mondiale.

Tavola Rotonda “1941 – 2021: L’EUROPA DAL MANIFESTO DI VENTOTENE A NEXT GENERATION EU”

Valdo Spini: insieme ad AICI organizzeremo una conferenza sulla centralità della cultura nell’Europa

La nascita e il futuro dell’Europa protagonisti della XXVI edizione del Ventotene Film Festival

Silvia Costa: “Il progetto europeo, nato dalla valorizzazione di una identità plurale e inclusiva, è oggi la base per un nuovo modello basato su cultura, sviluppo sostenibile e centralità umana”

 

Il Ventotene Film Festival, alternando dibattiti dal vivo a proiezione di film e documentari, ha anche quest’anno attratto numerosi  cittadini, turisti e visitatori presenti sull’isola con un intenso programma caratterizzato da sempre dalla visione europeista, arricchito dalla presenza di importanti speaker. E’ stata proprio la storia dell’ex carcere di Santo Stefano e il suo progetto di recupero ad essere protagonista della serata di apertura con il documentario “L’isola Ritrovata” prodotto da RAI Documentari, mentre nella serata del 27 il Festival ha ospitato il Panel “L’Europa dal Manifesto di Ventotene a Next Generation Eu”, un confronto fortemente atteso per l’attualità del dibattito in corso sul futuro dell’Europa.

Hanno partecipato al dibattito Valdo Spini, Presidente di AICI, Silvia Costa, Commissaria per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano/Ventotene,  Loredana Teodorescu, Responsabile affari europei e internazionali della Fondazione Sturzo, Luisa Simonutti, Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ISPF-Milano insieme a Paolo Terranova, della Fondazione Di Vittorio.

Silvia Costa che ha moderato l’incontro ha introdotto ricordando che “Siamo proprio qui a Ventotene nel luogo giusto per ragionare di Europa, nell’anno dell’80° del Manifesto, a poche settimane dall’arrivo del Presidente Mattarella. Il progetto europeo nato dal confronto di  diverse identità politiche, storiche e culturali,  ha la possibilità, nel rafforzamento dell’identità comune, di recuperare la visione di forza morale e spirituale e spingere verso l’obiettivo di una Europa inclusiva, centrata sulla persona e sulla pace.”

 

L’intervento di Valdo Spini è stato caratterizzato dal ricordo del filone rosselliano, riprendendo l’articolo di Carlo Rosselli “Europeismo o fascismo” su Giustizia e libertà del 1934 “Dobbiamo riannodare i fili dell’europeismo e proiettarci insieme nel presente dell’impegno politico. Nella ormai prossima Conferenza Internazionale sul futuro dell’Europa, prevista ad aprile, chiederemo al Governo italiano di proporre una sua posizione a rafforzamento delle politiche culturali e a tutela del lavoro dei cittadini e dei giovani.”

 

Loredana Teodorescu, riprendendo il messaggio di don Sturzo ha aggiunto “A proposito degli Stati Uniti d’Europa, Sturzo scrisse nel ’38 che ‘non sono utopia ma un obiettivo a cui dobbiamo ispirarci’ e mai come in questo periodo storico è necessario collaborare e fare un passo in avanti nella realizzazione del progetto europeo che deve trovare nell’inclusione del Mediterraneo il proprio completamento. Abbiamo bisogno di uno slancio politico  per ripartire con una nuova visione di futuro, in cui la sussidiarietà si possa conciliare con la sovranità.” 

Il panel è stato seguito dalla proiezione del documentario Cercando Europa realizzato dal giovane regista Gaetano Ghiura che, partendo da Londra, colpito dalla Brexit e dal crescere di sussulti sovranisti, sente l’esigenza di approfondire il significato dell’ Europa e l’effettivo coinvolgimento dei giovani nella costruzione del suo futuro: 7 giovani attivisti provenienti da sei paesi dell’unione europea e dal regno unito, continueranno anche durante la pandemia il loro viaggio alla ricerca dell’Europa, iniziato proprio da Ventotene.

La Direttrice Artistica del Festival, Loredana Commonara nel chiudere la serata ha sottolineato come “le storie di Ventotene e dell’ex Carcere di Santo Stefano siano sempre più accomunate non solo da una identità comune ma anche dal desiderio di scrittori, registi e autori  interessati a raccontarne il futuro, attraverso la narrazione di un passato tuttora fertile e portatore di simbolica ispirazione per le nuove generazioni, in Europa e nel mondo.”

Il Ventotene Film Festival proseguirà fino al 1 Agosto nelle due sedi,  presso il giardino archeologico di Ventotene e presso la Sala Umberto Terracini, e in streaming dal sito ventotenefiilmfestival.com , e chiuderà con le premiazioni dei due Concorsi internazionali, “Open Frontiers” la cui giuria è presieduta dallo Scrittore André Aciman  e “Green path” presieduta dal premio Oscar e Regista Louie Psihoyos, mentre sono già stati consegnati il Premio “Vento d’Europa- Wind of Europe International Award” alla Regista Susanna Nicchiarelli e il premio “Julia Major” all’Attrice e Regista Michela Cescon.

 

27 luglio – ventotene locandina

Altri articoli pubblicati:

https://agcult.it/a/42704/2021-07-28/ventotene-film-festival-focus-sulla-nascita-e-il-futuro-dell-europa?fbclid=IwAR0wKqeRgPfR7Cqobw1LJJ2NkFgUMBd3SGI1AmtjaX8FU5i6Eu3MXjaDU9k

È uscito il n. 2/2021 dei “Quaderni del Circolo Rosselli” – Prima e dopo la pandemia. Quattro Webinar Censis-Rosselli. A cura di Claudio Paravati

Scheda QCR 2 2021

 

Presentazione

“La situazione sociale del Paese” è il titolo generale dei quattro incontri svolti on line, sul Rapporto del Censis per il 2020, organizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli insieme al Censis, dal 29 gennaio al 18 febbraio 2021. Sono riportati gli atti dei quattro incontri, a cura di Claudio Paravati. La presentazione degli atti è di Valdo Spini presidente della Fondazione Circolo Rosselli e Giuseppe De Rita presidente del Censis.

L’argomento della prima parte è sull’impatto dell’epidemia da Covid sulla società italiana vede i contributi di Massimiliano Valerii, Direttore generale Censis, Emanuele Vannucci economista dell’Università di Pisa e il saluto all’iniziativa di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana.

La seconda parte tratta le reazioni degli italiani alla pandemia, mentre la terza le misure di ristoro e le loro conseguenze economiche; la quarta parte, infine, su quello che resterà dopo lo stato d’eccezione e che cosa aspettarsi nel nuovo anno.

Anche in questo numero dei Quaderni la sezione Storia e Memoria, con articoli su Giustizia e Libertà (Iacopo Smeriglio), su Andrej Sacharov e il centenario dell’uccisione di Carlo Cammeo, entrambi del direttore Valdo Spini. Quindi la rubrica di libri Arrivati in redazione di Antonio Comerci.

Il documento AICI per il Piano nazionale di ripresa e resilienza completa un numero particolarmente ricco, con 200 pagine e oltre 20 interventi di esperti competenti e prestigiosi.

La registrazione in video dei quattro webinar svolti dal svolti dal 29 gennaio al 18 febbraio 2021è al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCiXE1Q2EKLfmgR_UaMbIblw/videos.

 

L’acquisto on line dei Quaderni del Circolo Rosselli può essere fatto dal sito di Pacini Editore:

https://www.pacinieditore.it/categoria/periodici/periodici-storia-e-geopolitica/qcr/

 

 

 

Indice Quaderno n. 2/2021

 

Anno XLI, [n. 142], fascicolo 142, n. 2/2021

Prima e dopo la pandemia. Quattro Webinar Censis-Rosselli. A cura di Claudio Paravati

 

Atti dei Webinar su “La situazione sociale del Paese” del 28 gennaio 2021, 4 febbraio 2021, 11 febbraio 2021 e 18 febbraio 2021. Quattro incontri sul Rapporto 2020 del Censis a cura della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e del Censis

 

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, Introduzione, Dalla “ruota quadrata che non gira” al Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, p. 7

 

Giuseppe De Rita, Presidente Censis, La Società e la Politica, p.  11

 

Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Saluto, p.  15

 

PRIMA PARTE – LA RUOTA QUADRATA CHE NON GIRA. L’IMPATTO DELL’EPIDEMIA SULLA SOCIETÀ ITALIANA. IL RE È NUDO: L’AVVITAMENTO DI VULNERABILITÀ STRUTTURALI (SANITÀ, SCUOLA, LAVORO)

 

Massimiliano Valerii, Direttore generale Censis, La segreta paura che ci rende inquieti (a prescindere dal virus), p. 19

 

Emanuele Vannucci, Economista, Università di Pisa e CISA (Centro Interaccademico per le Scienze Attuariali e la Gestione dei Rischi), La ruota quadrata che non gira(va), p. 25

 

 

SECONDA PARTE – MEGLIO SUDDITI CHE MORTI. LE REAZIONI DEGLI ITALIANI NELL’ANNO DELLA PAURA NERA: TENSIONI SECURITARIE E ADATTAMENTO; I GARANTITI E I NON GARANTITI

 

Giorgia Giovannetti, Economista, Università di Firenze; Elena Romanin, Economista, Fondazione Masi, La pandemia e gli italiani: discussione del Rapporto Censis sulla situazione sociale del paese 2020, p. 43                                                                                                            

 

Francesco Maietta, Responsabile Area Politiche sociali Censis, L’anno della paura nera, p. 49

 

Gianni Massa, Ingegnere, Vice Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri, Ri-strutturare, p. 53          

 

Michael Musetti, Coordinatore Under35 AICI, Appello per un ripensamento delle politiche attive del lavoro, p. 69

 

Sergio Paparo, Componente dell’Organismo Congressuale Forense, Difendere la Giurisdizione, p. 75

 

Giulia Piccioni, Segretaria nazionale de I Pettirossi, Il futuro sospeso dei giovani, p. 81

 

TERZA PARTE – NELL’ANNO DELLA BONUS ECONOMY. LE MISURE DI RISTORO E LE LORO CONSEGUENZE; LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI; IL MERCATO IMMOBILIARE E LA CRISI DELLE AREE CENTRALI DELLE CITTÀ

 

Marco Baldi, Responsabile Area Economia e Territorio Censis, Pregi e difetti del meccanismo dei “sussidi ad personam”, p. 91

 

Antonella Di Bartolo, “Preside di strada”, Istituto Sperone-Pertini di Palermo, Un piano strategico nazionale centrato sull’infanzia e l’adolescenza per creare capacità di futuro, p. 97

 

Federico Gelli, Coordinatore dell’Unità Sanitaria di Crisi per l’emergenza da Sars-Cov19 della Ausl Toscana Centro, L’impatto della pandemia sul sistema sanitario nazionale, p. 103

 

Stefano Grassi, Avvocato, Costituzionalista, Università di Firenze, Crisi o futuro del nostro sistema costituzionale?, p. 109

 

Mariella Zoppi, Professore Emerito, Università di Firenze, La quarantena delle città: aree centrali e pandemia, p. 121

 

Roberto Boschi, Private Banker presso Banca Ifigest Spa, Tornare a crescere dopo la pandemia – Un contesto politico ed economico finalmente favorevole, p. 127

 

QUARTA PARTE – QUELLO CHE RESTERÀ DOPO LO STATO D’ECCEZIONE. CHE COSA ASPETTARSI NEL NUOVO ANNO? VITALITÀ E RESILIENZA NELLA SOCIETÀ ITALIANA

 

Paolo Baratta, Economista, Italia ed Europa, p. 133

 

Roberto Castaldi, Direttore Cesue ed EURACTIV Italia, La resilienza della società italiana e la vitalità della società europea, p. 137

 

Salvatore Rossi, Presidente Telecom Italia, Utilizzare i fondi europei, p. 143

 

Lucilla Spini, (DPhil), Bio-antropologa, Working Group on Gender Equality of the International Union of Biological Sciences (IUBS), Cosa resterà nel percorso di vita degli individui dopo lo stato d’emergenza legato al COVID-19?, p. 147

 

Andrea Puccetti, Imprenditore, Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, Che cosa aspettarsi da questo 2021? Vitalità e resilienza della società italiana., p. 153

 

STORIA E MEMORIA

 

Iacopo Smeriglio, Enrico Mancini: storie familiari intorno alla Giustizia e alla Libertà., p. 165

 

Valdo Spini, Cento anni di Andrej Sacharov, p. 173

 

Valdo Spini, Per il centenario dell’uccisione di Carlo Cammeo, p. 181

 

Arrivati in redazione, A cura di Antonio Comerci, p. 187

 

 

DOCUMENTAZIONE

Documento AICI per PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), p. 195

Martedì 13 luglio 2021, ore 18.00 – Presentazione “Il Giardino e l’Arsenale” di Paolo Baratta

Il Presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto è lieto di invitarla alla presentazione del libro

 

Paolo Baratta

Il Giardino e l’Arsenale

Una storia della Biennale

Marsilio Editori

Una conversazione di Paolo Baratta e Angela Vettese

Intervengono

Ricky Burdett

Oberdan Forlenza

 

 

Martedì 13 luglio 2021, ore 18.00

Sala delle Colonne

Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia

San Marco 1364/A – 30124 Venezia

 

 

 

 

Al termine della presentazione gli ospiti sono invitati

a un brindisi sulla terrazza della Biennale

 

 

Il presente invito è strettamente personale e valido per una persona

RSVP Ufficio Cerimoniale La Biennale di Venezia: tel. +39 041 5218 757 cerimoniale@labiennale.org | www.labiennale.org

Per informazioni sul volume Ufficio Stampa Marsilio Editori: Ambretta Senes tel. +39 335 8780136 a.senes@marsilioeditori.it

 

 

Invito presentazione libro Paolo Baratta_13 luglio

29 giugno 2021 – Convocazione assemblea soci ASSOCIAZIONE ALUMNI “CESARE ALFIERI”

A TUTTI I SOCI
ASSOCIAZIONE ALUMNI “CESARE ALFIERI”
LORO SEDI

Oggetto: Convocazione assemblea ordinaria dei soci

l’Assemblea dei soci è stata convocata martedì 29 giugno 2021 in prima convocazione alle ore 10 e
in seconda convocazione alle ore 17,30 presso la Società Canottieri Firenze, Lungarno
Anna Maria Luisa de’Medici n°8 Firenze, con il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbale seduta precedente (allegato)
2. Comunicazioni del Presidente
3. Presentazione bilancio consuntivo 2020 e relativa delibera
4. Elezione del Consiglio Direttivo per il triennio 2021-2024*
5. Varie ed eventuali

● Intervento del Prof. Valdo Spini che ha ricordato Carlo Rosselli in occasione del
centenario della laurea al “Cesare Alfieri”

 

IL PRESIDENTE
(Filippo Salvi) Firenze, 14 giugno 2021
*Potranno esercitare il diritto di voto i soci in regola con l’iscrizione per l’anno 2021 (allegato modulo); è ammesso il voto per delega tramite il modulo allegato, ogni socio può ricevere un massimo di 3 deleghe.

ASSOCIAZIONE ALUMNI CESARE ALFIERI
Via delle Pandette, 32 • 50127 Firenze • info@alumnicesarealfieri.it • www.alumnicesarealfieri.it

convocazione_assemblea_29.06.2021_ore_17_30

30 giugno ore 11 – Presentazione della rivista l’Ingegnere Italiano n.379 Next – Numero speciale sul Pnrr

30 giugno 2021, ore 11.00

Sala Pegaso

Palazzo Strozzi Sacrati

Piazza Duomo, 10 Firenze

Presentazione della rivista l’Ingegnere Italiano n.379 Next – Numero speciale sul Pnrr

Intervengono

Eugenio Giani

Presidente della Regione Toscana

Valdo Spini

Curatore del numero

Armando Zambrano

Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri

Gianni Massa

Vicepresidente Vicario del Consiglio

nazionale degli Ingegneri

Giovanni Cardinale

Vicepresidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri

 

 

 

Per accedere alla videoconferenza andare al seguente indirizzo web:

https://www343.regione.toscana.it/meeting/index.php?meetid=c914f9dbf1c20c16

utilizzando esclusivamente GOOGLE CHROME.

La stanza sarà disponibile solo a partire da 10 minuti prima dell’orario di inizio previsto.

Rivista Ingegneri_30giugno_03-1

Dalla preistoria al Covid-19

ARRIVATI IN REDAZIONE

a cura di Antonio Comerci

Dalla preistoria al Covid-19

Albert Camus scriveva: “Nel mondo ci sono state, in egual numero, pestilenze e guerre; e
tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati”. In questa originale
quanto drammatica storia d’Italia, i due fondatori di “Italiasicura” – struttura di Palazzo
Chigi nata per combattere il dissesto idrogeologico – ripercorrono i disastri naturali
che hanno segnato il nostro Paese, partendo dalla preistoria per arrivare fino alla
recente pandemia di Covid-19. Il testo cerca di dimostrare l’importanza della prevenzione,
l’unica vera arma per uscire da uno stato di permanente emergenza.
Il libro ripercorre la storia delle catastrofi annunciate, denuncia le condizioni attuali di
rischio, ma soprattutto vorrebbe indicare la strada per passare dalla cultura delle
emergenze senza fine, a quella dei cantieri utili. Pagine che si leggono come un
romanzo, dalla prima catastrofe conosciuta, lo tsunami provocato dal collasso
dell’Etna 8000 anni fa, ai più recenti disastri.
Erasmo D’Angelis, giornalista professionista, ha lavorato presso la RAI e «Il
Manifesto» e altri giornali. Ha pubblicato molti libri e guide, è del 2016 “Italiani
con gli stivali. Storia, imprese, organizzazione della Protezione Civile, che
si collega ai temi sviluppati in quest’ultimo volume. Attualmente è Segretario
Generale Autorità Distretto idrografico Italia Centrale.
Mauro Grassi, economista, ha lavorato come ricercatore all’Irpet (Istituto di
ricerca per la programmazione economica della Toscana) sui temi dello sviluppo
economico e dell’impresa. Ha lavorato a Roma come direttore di Italiasicura
col Governo Renzi. Attualmente svolge attività di consulenza in materia
economico-ambientale.

Erasmo De Angelis – Mauro Grassi, Storia d’Italia e delle catastrofi, Ed. Polistampa, Firenze 2020

Autografo di Carlo Rosselli

Rosselli pdf

Scansione

Autografo di Carlo Rosselli inviato a Armando Cavalli. Importante il riferimento al numero degli abbonati a Quarto Stato.

 

“Fondazione Circolo Rosselli”

Facebook: https://www.facebook.com/FondazioneCircoloRosselli/?ref=bookmarks

Instagram: https://www.instagram.com/fondazionerossellifirenze/?hl=it

Sito: https://www.rosselli.org/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCiXE1Q2EKLfmgR_UaMbIblw/videos

Twitter: https://twitter.com/RosselliCircolo

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