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4 maggio 2021 GIUSTIZIA 2030 RAGIONANDO SU UNA PROPOSTA

4 maggio 2021 (ore 15:00 17:30)

Giustizia 2030 è una proposta di cambiamento e di visione della giustizia e del suo futuro elaborata da un gruppo multidisciplinare proveniente da diverse esperienze, da diverse località e con diverse professionalità.

La giustizia può divenire da zavorra a grande opportunità e leva per la rinascita del Paese. Con questa convinzione un gruppo di 60 esperti (magistrati, avvocati, professori universitari, dirigenti, esperti di organizzazione, esperti comunicazione, tecnici) hanno lavorato insieme durante la pandemia per ragionare su quali potessero essere le prospettive future da mettere in campo per la giustizia in un’ottica post Covid, con l’idea che la tragedia che stavamo e stiamo attraversando sia un’occasione irripetibile per imporre una radicale accelerazione alla modernizzazione della giustizia.

Gli obiettivi individuati e declinati in interventi sono ambiziosi: una giustizia più connessa, integrata, meglio organizzata e innovativa, più vicina semplice e sostenibile.

I pilastri che a livello generale orientano la proposta del libro bianco possono essere riassunti in quattro grandi scelte: la digitalizzazione come progetto e non come mera tecnica, la creazione di poli territoriali con spazi di autonomia decisionale e forte responsabilizzazione come arricchimento ed avvicinamento al territorio della governance della giustizia, un rito telematico unitario flessibile, la valorizzazione del capitale umano esistente.

Un contributo che può essere una base di partenza per discutere quale giustizia vorremmo ricostruire quando la pandemia finirà, utilizzando anche gli investimenti resi possibili dal Next generation UE.

 

Ore 14:45     COLLEGAMENTO ALL’AUDITORIUM VIRTUALE

Ore 15:00     APERTURA DEI LAVORI

Presiede e coordina

Avv. Sergio Paparo

Presidente di Associazione InsieMe

Ne discutono

Dott. Claudio Castelli – Presidente della Corte d’Appello di Brescia Dott. Marilena Rizzo – Presidente del Tribunale di Firenze

Prof. On.le Valdo Spini – Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli Dott. Giovanni Xilo – Esperto di organizzazione e digitalizzazione servizi pubblici

Ore 17:30     CHIUSURA DEI LAVORI

 

MODALITA DI ISCRIZIONE PER I NON AVVOCATI TRAMITE GO TO WEBINAR

GIUSTIZIA 2030 RAGIONANDO SU UNA PROPOSTA

  • Per iscriversi cliccare sul link

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  • All’apertura della pagina, inserire Nome, Cognome, E-mail e Qualifica e cliccare su Iscriviti

 

  • Una volta completata la procedura, riceverà una ulteriore mail di conferma di iscrizione con il pulsante “Partecipa al webinar”.

Sarà possibile accedere  all’Auditorium Virtuale  qualche minuto  prima dell’orario di inizio del webinar.

Da Computer: sarà sufficiente la procedura sopraindicata.

Da Tablet o Smartphone: sarà necessario scaricare l’applicazione Go To Webinar

 

Locandina 04.05.2021

Modalità di iscrizione Webinar NON AVVOCATI 4 maggio

 

 

Giovedì 22 aprile ore 17.30 – Presentazione del Quaderno del Circolo Rosselli n.1/2021

Giovedì 22 aprile 2021 

sulla piattaforma Zoom, si è tenuta la presentazione del Quaderno del Circolo Rosselli n.1/2021, dedicato al Centenario del Circolo di Cultura in occasione della ricorrenza della Liberazione

“Intellettuali e politica negli anni dell’avvento del fascismo”

(a cura di Massimo Tarassi)

Sono intervenuti:

 

Giovanni Belardelli (Università di Perugia)

 

Marco Bresciani (Università di Firenze)

 

Patrizia Dogliani (Università di Bologna)

 

Presiede Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli

 

Diretta Facebook: https://www.facebook.com/FondazioneCircoloRosselli/videos/485239265956738 

Locandina 22 aprile

“Fondazione Circolo Rosselli”

Facebook: https://www.facebook.com/FondazioneCircoloRosselli/?ref=bookmarks

Instagram: https://www.instagram.com/fondazionerossellifirenze/?hl=it

Sito: https://www.rosselli.org/

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCiXE1Q2EKLfmgR_UaMbIblw/videos

Twitter: https://twitter.com/RosselliCircolo

 

Relazione delle Attività della “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” 2020

Giovedì 8 aprile 2021 in occasione della riunione del Consiglio Direttivo della Fondazione, tenutosi via Zoom, è stata approvata la Relazione delle attività della “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” 2020.

Attività-2020-Fondazione-Circolo-Rosselli

 

Attività della “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” 2020

Premessa: quattro sono stati filoni principali dell’attività di ricerca e di promozione culturale della Fondazione, svolti nel triennio 2018-2020 attraverso pubblicazioni, convegni e dibattiti: Le nuove (e vecchie) povertà in Europa; l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione; la costruzione dell’Unione Europea; la cultura e la sua organizzazione con particolare riguardo a Firenze e alla Toscana. Queste linee caratterizzano anche l’anno 2020 sia nelle iniziative realizzate che in quelle in corso di realizzazione.

La Fondazione ha proseguito e prosegue altresì nella sua opera di memoria della vita e delle opere dei fratelli Carlo e Nello Rosselli e delle vicende ad esse connesse, come le vicende del giovane Sandro Pertini che con Carlo Rosselli e Ferruccio Parri condusse a termine l’espatrio di Filippo Turati. Se ne dà conto attraverso le iniziative già effettuate nell’anno 2020.

L’anno 2020 peraltro assume un particolare significato per la nostra Fondazione in quanto contemporaneamente centenario della Fondazione del Circolo di Cultura animato dai Fratelli Rosselli (1920), quarantesimo anno di vita della Rivista “Quaderni del Circolo Rosselli”, trentesimo della Costituzione in ente morale da parte del Presidente della Repubblica della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli (1990).

 

Ricerca su Nuove (e vecchie) povertà in Europa

Si è svolta, in collaborazione tra “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” e Fondazione Barco del Monte di Lucca questa iniziativa:

 

VENERDI’ 10 GENNAIO 2020

ALL’AUDITORIUM PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI PIAZZA SAN MARTINO, LUCCA

DALLE 15.00 ALLE 20.00

 

Convegno sul tema:

Profili giuridici ed economici del “reddito minimo” nei Paesi di Europa,

in particolare, in Italia. Un istituto per superare le povertà?

 

Interventi di:

Giorgia Giovannetti Università di Firenze; Stefano Toso, Università di Bologna; Giovanni Orlandini, Università di Siena; Andrea Ciarini, Università La Sapienza di Roma; Elena Monticelli, Lorenzo Corsini, Università di Pisa; Emanuele Vannucci, Università di Pisa; Alberto Del Carlo, Presidente Fondazione Lucca Sviluppo; Valdo Spini, Presidente “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli”.

Elena Granaglia, Università di Roma, ha inviato il suo contributo per scritto.

Video del Convegno: https://www.youtube.com/watch?v=6eMQfpKl0bo

 

La Memoria storica. In collaborazione e con il Logo della Fondazione. La figura di Sandro Pertini

MARTEDI’ 21 GENNAIO 2020

Istituto Comprensivo Statale. “SPERONE-PERTINI”, PLESSO “SANDRO PERTINI”, Via Pecori Giraldi 21, PALERMO

Inaugurazione della mostra permanente

SANDRO PERTINI

LA NOBILTA’ DELLA POLITICA

Interventi di:

Prof. Stefano Caretti, Centro Studi e documentazione “S. Pertini” – Fondazione di studi storici “F. Turati”

On. Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Ass. Giovanna Marano, Comune di Palermo

MARTEDI’ 21 GENNAIO 2020

PRESSO IL CINEMA ROUGE ET NOIR DI PALERMO

proiezione del film “IL GIOVANE PERTINI, COMBATTENTE PER LA LIBERTÀ” di Giambattista Assanti

 

Interventi di:

Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo

On. Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Prof. Stefano Caretti, Centro Studi e documentazione “S. Pertini”

Gian Mauro Costa

 

Lunedì 27 Gennaio Giorno della Memoria – Articolo pubblicato a pag. 21 su “La Repubblica Firenze”

LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2020 IN OCCASIONE DEL TRENTENNALE DELLA SCOMPARSA di SANDRO PERTINI  

ALLE ORE 21.30 PRESSO LO SPAZIO ALFIERI (VIA DELL’ULIVO, 8, FIRENZE)

 

PROIEZIONE DEL FILM “IL GIOVANE PERTINI, COMBATTENTE PER LA LIBERTÀ” DI GIAMBATTISTA ASSANTI

 

Hanno introdotto il film:

Valdo Spini, Presidente “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli”

Claudio Carabba, critico cinematografico

 

Scheda del film:  https://genomafilms.it/il-giovane-pertini-combattente-per-la-liberta/

Trailer del film:  https://youtu.be/mzSP8KTuiX0

Proiezioni in collaborazione e con la partecipazione della “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” sono state organizzate altresì a Quarrata (Pt) il 27 febbraio e a Volterra (Pisa) il 2 Marzo, dalle rispettive amministrazioni comunali.

 

PROBLEMI DELL’ECONOMIA

VENERDÌ 24 GENNAIO 2020

ALLE ORE 16.30, ALLO SPAZIO ROSSELLI, VIA DEGLI ALFANI 101 ROSSO, FIRENZE

DIBATTITO SUL TEMA: “PERCHÉ L’ITALIA NON CRESCE”

 

Interventi di:

 

Pierluigi Ciocca, Accademia dei Lincei

Roberto Boschi, Centro Studi Banca Ifigest

Emanuele Vannucci, Centro Interaccademico per le Scienze Attuariali e la gestione dei rischi (CISA), ricercatore dell’Università di Pisa

Valeria Cirillo, Ricercatrice in Economia Applicata (Laboratorio Minerva – Sapienza Università di Roma)

 

Presiede:

Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

 

Video del Dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=Lae5-H_vcis&t=1515s

 

I PROBLEMI DELL’URBANISTICA

 

GIOVEDÌ 30 GENNAIO ALLE ORE 17.00

ALLO SPAZIO ROSSELLI, VIA ALFANI 101 ROSSO, FIRENZE

Presentazione del libro di MARIELLA ZOPPI E CARLO CARBONE

 

“LA LUNGA VITA DELLA LEGGE URBANISTICA DEL’42” DIDAPRESS, FIRENZE 2018

POSTFAZIONE DI ANDREA TORRICELLI

 

Interventi di:

Guido Melis, Ordinario di Storia delle Istituzioni politiche, Università “La Sapienza” Roma

Massimo Morisi, Ordinario di Scienza dell’Amministrazione, Università di Firenze

Giuseppe Morbidelli, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, Emerito di Diritto amministrativo, Università “La Sapienza” Roma

presenti gli Autori

 

 

Video della Presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=1NiITRVYCCI&t=1832s

IN COLLABORAZIONE CON LA RIVISTA TESTIMONIANZE

MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO 2020

ALLE ORE 21 AL CINEMA LA COMPAGNIA – VIA CAVOUR 50/R FIRENZE

KAYHAN KALHOR

BEHNAM SAMAI

CONCERTO DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO CURDO

 

I PROBLEMI DELLA CULTURA

VENERDI’ 14 FEBBRAIO 2020

PRESENTAZIONE DEL NUMERO 3-4/2019 DEL “QUADERNO DEL CIRCOLO ROSSELLI” “TOSCANA CULTURA. LA CONTEMPORANEITÀ” A CURA DI STEFANO FABBRI – PACINI EDITORE

 

PRESSO LA SALA GONFALONE, PALAZZO DEL PEGASO, VIA CAVOUR 4, FIRENZE

Introduzione di:

Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana

Valdo Spini, Presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (Aici)

Anna Maria Petrioli Tofani, Storica d’Arte

Interventi di Silvia Alessandri vicedirettore Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Beatrice Magnolfi, Presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, Paolo Gori Fattoria di Celle (Pt), Marco Ferri e del curatore

Collaborazione in ambito europeo. La “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” partecipa al “Progetto Père Lachaise” del Comites di Parigi e del Consolato generale d’Italia. Il volume frutto dei risultati della ricerca è stato presentato anche a Firenze:

 

LUNEDI 17 FEBBRAIO 2020

ORE 17:00 ALLO SPAZIO ROSSELLI, VIA ALFANI, 101 ROSSO, FIRENZE

PRESENTAZIONE DELL’OPERA: «L’ ITALIA DEL PÈRE-LACHAISE. VIES EXTRAORDINAIRES DES ITALIENS DE FRANCE ET DES FRANÇAIS D’ITALIE»

 

Interventi di:

 

Emilia Gatto, Console generale d’Italia a Parigi

Manon Hansemann, Directrice de l’Institut Français de Florence-Institut Français Italia
Consule honoraire de France à Florence

Cristina Giachi, Vicesindaca del Comune di Firenze

Vincenzo Cirillo, Presidente Comites di Parigi

 

Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e gli autori: Antonio Bechelloni, Daria Galateria, Daniela Giacchetti, Barbara Innocenti, Paolo Klun

Video della Presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=JP93xk5O0ns&t=4273s

 

Lunedì 24 Febbraio alle ore 21.30 presso lo Spazio Alfieri (Via dell’Ulivo, 8, Firenze) si è svolta la proiezione del Film “Il giovane Pertini, combattente per la libertà” di Giambattista Assanti

Introducono il film:

Hanno introdotto il film:

Giambattista Assanti, regista

Stefano Caretti, storico, co-sceneggiatore

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli

Claudio Carabba, critico cinematografico

Trailer film: https://www.youtube.com/w

https://www.facebook.com/events/1748189598650521/

 

 

Giovedì 27 febbraio alle ore 21.00, proiezione del film “Il giovane Pertini – Combattente per la libertà” presso l’Auditorium Banca Alta Toscana, Via IV Novembre, 108, Quarrata.

Interventi di:

Marco Mazzanti, Sindaco di Quarrata

Valdo Spini, Presidente “Fondazione Circolo Rosselli”

 

 

Lunedì 2 marzo alle ore 17 proiezione del film “Il giovane Pertini” presso il CINEMA CENTRALE MULTISALA, Via G. Matteotti 62, Volterra.

Saluti istituzionali

Interventi di:

Giambattista Assanti, Sceneggiatore e regista

Prof. Stefano Caretti, Centro Studi e Documentazione “Sandro Pertini”

Ascanio Bernardeschi, Presidente ANPI Volterra

Prof. Valdo Spini, già Parlamentare e Ministro della Repubblica

Ha coordinato:

Piero Ginesi

Articoli sul sito Rosselli durante il periodo del lockdown (da marzo 2020)

https://rosselli.org/idee-e-proposte-per-lemergenza-1/?fbclid=IwAR15I5aa63HXcZvbLPiWdEnAQdMcWvPQGVtRIArf6vdW3tMBlupQwVmjVBY

IDEE E PROPOSTE PER L’EMERGENZA – 1

Interventi:

  • “Dopo Covid19: qualità e sostenibilità” di Alberto Di Cintio
  • “Previsioni statistiche” di Emanuele Vannucci e Luigi Vannucci
  • “L’Europa ai tempi del Corona Virus” di Giulia Barducci
  • “Eurobond e fondi dedicati” di Andrea Puccetti
  • Finanza di scopo: I “corona bonds” di Emanuele Vannucci e Marcello Galeotti
  • “Una mascherina per l’economia” di Andrea Puccetti

 

https://rosselli.org/idee-e-proposte-per-lemergenza-2/

IDEE E PROPOSTE PER L’EMERGENZA – 2

Interventi

  • “Emergenza e mercati finanziari” di Roberto Boschi
  • “Musei minori: emergenza e futuro” di Cristina Acidini
  • “Resurrezione laica” di Lucia Battaglia
  • “La quarantena vista da Parigi” di Matteo Boldrini
  • “Il fallimento del sito Inps non è tecnico” di Michele Morrocchi
  • “Superare lo spontaneismo informatico” di Renato Marcon

 

https://rosselli.org/idee-e-proposte-per-lemergenza-3-2/

IDEE E PROPOSTE PER L’EMERGENZA – 3

Interventi:

  • “Un governo per la ricostruzione” di Francesco Carbini
  • “Il sogno cinese ai tempi della pandemia” di Giulia Barducci

 

 

Un ricco programma culturale

Si è riunita il 21 aprile l’assemblea dei soci della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli in collegamento telematico. Nella relazione, il Presidente Valdo Spini ha ricordato lo spirito di sacrificio e di solidarietà che hanno dato e stanno dando tutti coloro, che si prodigano nella lotta contro la pandemia del Covid-19. In questa situazione il compito della cultura è di non chiudersi in casa ma continuare a produrre contenuti, ricerche e riflessioni. Il sito della Fondazione pubblica preziosi testi su esperienze vissute, proposte e indicazioni concrete di cittadine e di cittadini che si confrontano con le vicende della pandemia e con le sue conseguenze.

C’è stata ampia adesione all’impegno a continuare a dibattere i temi della cultura e della politica, specie in questo momento.

All’assemblea che ha approvato il Bilancio del 2019 e il programma di attività del triennio 2021-2023, hanno partecipato 36 soci della Fondazione.

 

Sabato 25 aprile 2020 – Pagina su “La Repubblica” – Firenze sul supplemento dedicato al 25 Aprile, Festa della Liberazione. “Cultura e Scuola: un lavoro comune” e “Il lavoro continua…”. Illustra il progetto in corso di realizzazione sulla vita e le opere dei fratelli Rosselli tra la “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” e l’Istituto Tecnico Statale di Istruzione Superiore “Salvemini-Duca d’Aosta” con il sostegno della “Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze”

Il Film storico-documentario “Presenti nella storia: la voce dei Fratelli Rosselli” in collaborazione con la “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” di Firenze, su progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è stato scritto e diretto da: A. Potenza e L. Zezza con la collaborazione dei ragazzi dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Salvemini – Duca d’Aosta”.

https://www.youtube.com/watch?v=EIZeR02yZQw&t=29s

 

https://aici.it/video-degli-istituti/?fbclid=IwAR247iFPwVjXyKTojyK4XwKRMSGRM0wEzT4dczkHnqb3nFkQDRLUhVWopCE

Contributi video degli istituti

“AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura italiane”

In questa pagina sono raccolti i contenuti audiovisivi inviati dagli istituti associati, dedicati alla trattazione di temi di comune interesse e allo scambio di notizie sull’attività e i progetti intrapresi o da intraprendere, all’insegna della continuità della vita associativa, anche nell’attuale difficile contingenza, e con l’auspicio di una ripresa nel più breve tempo possibile dell’attività di ciascun istituto o fondazione.

I Rosselli raccontati dai giovani

Un breve video per promuovere il film documentario “Presenti nella storia: la voce dei Fratelli Rosselli” fatto dagli insegnanti e da studenti dell’Istituto Salvemini – Duca D’Aosta di Firenze con l’aiuto della nostra Fondazione.

https://www.youtube.com/watch?v=VdsgJsF8knA&t=74s

 

Valdo Spini, per ricordare La Liberazione

Video realizzato per la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli da Giancarlo Comerci. L’intervista a Valdo Spini è di Matilde Calamai. Tratto dalla trasmissione di RTV38 “La versione di Valdo”

https://www.youtube.com/watch?v=0i5XqdQFAMU&t=8s

Mercoledì 13 maggio ore 12-14, l’“Osservatorio DANE – Democrazia a Nord Est” ha organizzato con la “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli”, la Tavola Rotonda “Attualità di socialismo e liberalismo: prospettive a confronto”, sulla piattaforma Zoom.

DANE – Osservatorio Democrazia a NordEst

Video Tavola Rotonda: https://drive.google.com/file/d/1oA461w4LUKt2lPrq7hwHYy3Gb98WHDya/view?fbclid=IwAR2fDFxsxYz9UvMwUY4W9m9ryxfTyUYkb49EG8sPi4ChltVbGTaNhmZlL4w

Venerdì 22 maggio 2020, ore 14- 19.30,

Costruire il dopo, Zoom Meeting • Giornata di formazione

ore 14 – 15.30

l’economia

Emanuele Vannucci, Università di Pisa

ore 16-17.30

la società

Elena Granaglia, Università Roma Tre

ore 18-19.30

le istituzioni

Stefano Grassi, Università di Firenze

presiede la giornata,

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli

Intervento di:

Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana

Sono previsti interventi programmati, tra gli altri: Giacomo Bottos (direttore Pandora) , Michael Musetti (Under 35 AICI), Claudio Paravati (direttore Confronti), Andrea Puccetti (Imprenditore), Luca Simoncini (Consiglio nazionale CIA – Agricoltori italiani).

Video: https://fb.watch/1HFHO6Io7G/

 

Video di Valdo Spini su Piero Calamandrei, giurista, membro della costituente e fondatore del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli

https://www.youtube.com/watch?v=6aT3cEnPgRs&t=40s

REPUBBLICA E COSTITUZIONE

Intervento del prof. Enzo Cheli, giurista, costituzionalista e accademico. È stato Presidente dal 1979 fino al 1985 del Circolo Rosselli di Firenze.

https://www.youtube.com/watch?v=JsG-jmbgtas&t=5s

 

VIVA IL 2 GIUGNO – VIVA LA REPUBBLICA

Video con immagini del referendum istituzionale del 1946 e la voce di Piero Calamandrei, fondatore con i Fratelli Rosselli del Circolo di Cultura nel 1920 e nel 1944, appena dopo la liberazione di Firenze.

https://www.youtube.com/watch?v=hpNO9_z030w&t=1s

 

LA FONDAZIONE CIRCOLO ROSSELLI PER IL 2 GIUGNO

Intervento di Valdo Spini per la Festa della Repubblica Italiana.

https://www.youtube.com/watch?v=1u8fmaT4LpE&t=58s

 

Martedì 9 giugno ore 17.30

Attualità di Socialismo e Liberalismo: prospettive a confronto

II Tavola rotonda

Relatori:

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Marco Almagisti, Università di Padova

Interventi di:

Leonardo Morlino, Università Luiss di Roma

Massimiliano Panarari, Università Mercatorum, Roma

Giorgia Bulli, Università di Firenze

Rosa Fioravante, Università di Urbino

Francescomaria Tedesco, Università di Camerino

Alessandro Giacone, Università di Bologna

Eric Vial, Université de Cergy-Pontoise

Leila El Houssi, Università di Firenze

Jacopo Perazzoli, Università degli Studi di Milano

Video Tavola Rotonda: https://www.youtube.com/watch?v=KYnwKwRHelc&t=3377s

 

Radio Radicale

Nel giorno dell’anniversario della morte dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, assassinati in Francia il 9 giugno del 1937, li abbiamo ricordati con Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli (Spazio QCR) e dell’AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane.

🎙️ Ascolta l’intervista, a cura di Massimiliano Coccia:

▶️ https://bit.ly/Valdo-Spini-fratelli-Rosselli

 

11 giugno 2020

Su Corriere fiorentino- Corsera recensione di Ermelinda M. Campani al Quaderno Rosselli 1/2020 “Italia – USA: il consolato di Firenze (1819-2019)” a cura di Stefano Luconi

 

Martedì 23 giugno ore 16.30-18.30

Meeting Zoom

L’ on,le Emanuela C. Del Re, Vice Ministra per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale ha parlato sul tema

“Cooperazione internazionale, disuguaglianze, lotta alla povertà”

Interventi di:

Annalisa Camilli, giornalista (Internazionale)

Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio

Paolo Naso, Coordinatore progetto Mediterranean Hope

Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli

Claudio Paravati, direttore del Centro Studi e Rivista Confronti

Video dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=i08M2GW7sZk&t=39s

 

Martedì 21 luglio, ore 17-19, Meeting ZOOM, Dibattito sul tema “Consiglio europeo, economia italiana, economia toscana”

Interventi di:

Giorgia Giovannetti, Ordinario Economia Politica Università di Firenze

Vincenzo Grassi, Segretario Generale dell’Istituto Universitario Europeo (EUI)

Antonella Mansi, Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana (Cfmi)

Emanuele Vannucci, Ricercatore Università di Pisa

Claudio Paravati, Direttore del Centro Studi e Rivista Confronti

Andrea Puccetti, Fondazione Circolo Rosselli

Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli

Video Dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=wwpd-y9FCYo&t=28s

 

Mercoledì 26 agosto, alle ore 19.00, presso Le Murate Caffè Letterario, Piazza delle Murate 1, Firenze

Presentazione del Quaderno del Circolo Rosselli n. 2/2020 “Costruire il dopo” a cura di Emanuele Vannucci e del volume “COVID 19: COSTRUIRE IL FUTURO. Economia, ambiente, scuola e giustizia sociale” a cura di Claudio Paravati (Com Nuovi Tempi)

Hanno aperto la discussione:

Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli

Claudio Paravati, Direttore del Centro Studi Confronti

Interventi di:

Irene Micali, Assegnista di ricerca Università di Firenze

Alberto Di Cintio, Fondazione Italiana Bioarchitettura

Emanuele Vannucci, Ricercatore Università di Pisa

Antonella Di Bartolo, Dirigente Istituto Sperone-Pertini di Palermo

 

Sabato 5 settembre alle ore 17,00 presso Il Bacchino Caffè Letterario Prato, Piazza S. Maria delle Carceri

Presentazione del Quaderno del Circolo Rosselli n. 2/2020 «Costruire il dopo»

A cura di Emanuele Vannucci

Interventi di:

On. Valdo Spini -Presidente Fondazione Circolo Rosselli

Matteo Biffoni–Sindaco del Comune di Prato

Ilaria Bugetti -Consigliere Regionale -Gruppo PD

On. Giorgio Silli-Deputato -Cambiamo!

Irene Micali–candidata al consiglio Regionale della Toscana Andrea Puccetti–Movimento di azione laburista

 

 

Mercoledì 16 settembre, dalle ore 15 alle ore 17, Meeting ZOOM

Si è parlato del tema “Provvedimenti europei ed economia toscana”

Interventi di:

Emanuele Vannucci, Università di Pisa

Marco Morana, Confindustria Firenze / Membro della Commissione regionale Sevizi Innovativi e Tecnologici, Confindustria Toscana

Andrea Puccetti, Imprenditore

Nicola Sciclone, Vicedirettore IRPET

Irene Micali, Docente a contratto

Valdo Spini, Presidente della “Fondazione Circolo Rosselli”

Video Dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=5Fdyphjk59U&t=24s

 

Venerdì 6 novembre, dalle ore 18 alle ore 20, Meeting ZOOM

“Le elezioni presidenziali Usa: risultati e prospettive”

Interventi di:

Prof.ssa Raffaella Baritono, Università di Bologna

Prof. Stefano Luconi, Università di Padova

Prof. Federico Romero, Istituto Universitario Europeo

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli

Ha coordinato l’evento: Andrea Puccetti

Video dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=yeugSjd4wjg&t=6s

 

Venerdì 20 novembre, dalle ore 16 alle ore 18, Meeting ZOOM

“Dopo il referendum: quale legge elettorale”

Intervengono:

Enzo Cheli, Professore di diritto costituzionale

Gian Luca Conti, Professore diritto costituzionale Università di Pisa

Dario Parrini, Senatore

Irene Micali, Assegnista di Ricerca Università di Firenze

Coordina:

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli

 

Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

(Firenze 4 Dicembre 2020 dalle ore 15, su Zoom e in diretta Facebook)

CENTENARIO DEL CIRCOLO DI CULTURA LI (1920 – 2020)

Relazione illustrativa, programma e relatori

Titolo Convegno:

Il Circolo di Cultura (Firenze 1920-1924).

Intellettuali e politica negli anni dell’affermazione del Fascismo

(In occasione del centenario della costituzione del Circolo di Cultura 1920 – 2020)

Il convegno si propone di rievocare l’atmosfera culturale di Firenze nell’Italia dei primi anni Venti del secolo scorso, con particolare riferimento all’attività ed alle iniziative promosse dal Circolo di Cultura, fondato nel dicembre 1920 da un gruppo di una ventina di amici, studiosi, professionisti e studenti, tra cui Gaetano Salvemini, Piero Calamandrei, Ernesto Rossi, Alfredo, Nello Niccoli e Ugo Procacci i fratelli Carlo e Nello Rosselli, allora studenti, Piero Jahier, Alberto Bertolino, Ernesto Sestan, Arrigo Serpieri. Si trattò di un esperimento di studio collettivo, che allora fu definito come una “forma di cooperativa intellettuale”, che si svolse con crescente interesse per due inverni successivi, 1929-21 e 1921-22, e vide la trattazione di argomenti di ampio respiro come la questione meridionale, la riforma universitaria, la questione romana, l’ordinamento militare, il bilancio dello stato, il problema del latifondo, le colonie italiane. Si tennero anche relazioni sui vari partiti e movimenti: il socialismo, il liberalismo, il fascismo, il sindacalismo rivoluzionario ecc. Sulla Rivoluzione Russa riferì il professor Nikolaj Ottokar. Si trattava di giovani provenienti da tutta Italia, dal trentino Ernesto Sestan al siciliano Alberto Bertolino.

Dall’aprile del 1923, quando il fascismo si era già impadronito del potere, il Circolo ebbe una sua struttura ufficiale e una sede in Borgo Santi Apostoli 27 dove, per iniziativa dei fratelli Rosselli, fu costituita un’ampia biblioteca con periodici italiani e stranieri. L’attività del Circolo si svolse indisturbata tra l’aprile del 1923 e il giugno del 1924 con relazioni e discussioni sui temi di attualità, culturali e politici, più svariati. Tra queste citiamo per brevità la relazione su “Le possibilità dell’agricoltura italiana” svolta da Arrigo Serpieri, l’unico di questo gruppo di intellettuali che aderirà al fascismo.

Il Circolo di Cultura che aveva preso un orientamento decisamente antifascista dopo il delitto Matteotti, con la seconda ondata di violenza fascista, il 31 dicembre del 1924 fu devastato e il suo materiale distrutto. La manifestazione che era stata indetta per il 3 gennaio 1925 sul tema “Rapporti arabo-ebraici in Palestina” non poté aver luogo e due giorni dopo, con decreto prefettizio del 5 gennaio 1925, il Circolo di Cultura fu chiuso.

La ricostruzione dell’itinerario intellettuale ideale del Circolo e dei suoi protagonisti getterà nuova luce su questo periodo cruciale della Storia d’Italia.

Video Convegno: https://www.youtube.com/watch?v=wmGEkqI_ep8&t=163s

 

Lunedì 21 dicembre, dalle ore 16 alle ore 18

Discussione in Ricordo di Vittorio Foa a partire da

Rivista Storica del Socialismo, numero 1-2020, Vittorio Foa tra politica, sindacato e storia (Biblion Edizioni), sezione a cura di Andrea Ricciardi

Vittorio Foa. Note per una biografia (Raineri Vivaldelli, Torino, 2020) di Antonio Bechelloni 

Intervengono:

Antonio Bechelloni, Docente all’Université de Lille

Anna Foa, Università La Sapienza

Alessandro Giacone, Docente all’Università di Bologna

Andrea Ricciardi, Docente all’Università degli Studi di Milano

Bettina Foa, Unione Europea

Coordina:

Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli

 

Nuove (e vecchie povertà)

Si è convenuto con l’Astrid presieduta da Franco Bassanini, e le rispettive équipe di studiosi, di dare luogo nel secondo semestre dell’anno, ad una seconda fase delle ricerche in materia, che, senza trascurare l’ambito europeo, si concentrino su una valutazione degli effetti economici del reddito di cittadinanza in Italia. La ricerca darà luogo ad un nuovo volume nella collana Astrid presso Il Mulino che si affiancherà al precedente, “Nuove (e vecchie) povertà: quale risposta?” edito nel 2018.

 

Nazioni Unite. Programma Un75. 2020 and beyond

La “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” parteciperà al programma di ascolto della società civile lanciato dall’ONU per il 75esimo anniversario della sua istituzione.

Si tratterà di una rivisitazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, Sustainable Developments Goals (SDGs), quelli che costituiscono l’Agenda 2030, alla luce anche dell’evoluzione della nuova Pandemia che ha caratterizzato proprio questo 2020, quella, terribile nei suoi effetti, il Coronavirus (COVID-19).

 

Attività Editoriale

La “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” è tra le istituzioni culturali promotrici del volume «L’ Italia del Père-Lachaise. Vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie» (Skira, Torino, 2020) a cura di Costanza Stefanori.

Nella pubblicazione, cui concorrono illustri autori sia italiani che francesi, di un libro di più di 120 autori vi sono tre scritti sui Rosselli; Valdo Spini ha fatto un inquadramento generale sui fratelli Rosselli, mentre Diego Dilettoso ha trattato la figura di Carlo, infine Simone Visciola ha scritto un contributo sulla figura di Nello.

 

“QUADERNI DEL CIRCOLO ROSSELLI” (Pacini Editore)

Quaderno Circolo Rosselli, n. 1/2020, Italia – USA: il consolato di Firenze (1819-2019). A cura di Stefano Luconi

E siamo all’anno quarantesimo dei Quaderni del Circolo Rosselli.

Ecco l’indice del primo Quaderno del 2020 n. 1/2020 (anno XL, fascicolo 137)

ITALIA-USA: IL CONSOLATO DI FIRENZE (1819-2019)
A cura di Stefano Luconi

 

 

 

Indice

Anno XL, [n. 137], fascicolo 137, n. 1/2020

Italia – USA: il consolato di Firenze (1819-2019). A cura di Stefano Luconi

Valdo Spini, Quarant’anni di Quaderni, p. 5

Valdo Spini, Presentazione, p.  7

Stefano Luconi, Introduzione del curatore, p.  11

Benjamin V. Wohlauer, Foreword, p.  17

Sirpa Salenius, James Fenimore Cooper e la Toscana del Granduca Leopoldo II, p.  21

Lucia Ducci, George P. Marsh’s Contribution to the Dialogue between Florence

and the United States, p.  27

Simona Porro, L’Italia nella narrativa di Edith Wharton. Rappresentazioni del femminile

tra morale borghese, declinazioni mariane e arte fiorentina: il caso di The Fulness of Life (1893), p.  37

Tiziano Bonazzi, Giorgio Spini e l’inizio degli studi di storia statunitense in Italia, p.  51

Ilaria Bernardi, The Significance of U.S.- Italian Cultural Networks:

The Foreign Leader Program and the Foreign Specialist Programs in the 1950s, p.  59

Francesco Bello, Il consolato generale degli Stati Uniti di Firenze e la diplomazia culturale

americana in Italia negli anni Cinquanta: James Moceri e le relazioni con «il Mulino», p.  67

Stefano Luconi, Una cattedra di storia e una biblioteca per l’ateneo: la diplomazia culturale statunitense e l’Università di Firenze, p.  83

Pierluigi Ciocca, Gli “anni più neri” dell’economia italiana, p. 101

A cura di Antonio Comerci, Arrivati in redazione, p.  103

Antonio Comerci, Dalla stampa a on line, p.  111

 

 

SCHEDA DESCRITTIVA QUADERNO DEL CIRCOLO ROSSELLI N. 2-2020

Con il titolo “Costruire il dopo” questo numero pubblica gli atti del Convegno “Profili giuridici ed economici del ‘reddito minimo’ nei paesi d’Europa, in particolare in Italia. un istituto per superare le povertà?” (Lucca 10/1/20202) Tra i relatori, Alberto Del Carlo, Giorgia Giovannetti, Giovanni Orlandini, Stefano Toso ed Emanuele Vannucci che ne ha coordinato la pubblicazione.

L’epidemia del Covid19. I contributi che pubblichiamo, senza nessuna pretesa di completezza e di organicità, sono una testimonianza su questo drammatico ed imprevisto periodo della nostra storia. Interventi di Cristina Acidini, Giulia Barducci, Roberto Boschi, Alberto Di Pace, Diego Franzoni, Andrea Puccetti, Lucilla Spini, Aurora Trotta, Luigi Vannucci.

Attualità del socialismo liberale. Se si vuole salvare l’impresa e salvare il lavoro con provvedimenti a livello nazionale ed europeo, occorre coniugare lo spirito di intrapresa con la spinta all’innovazione, con l’adesione all’etica della responsabilità collettiva, all’insegna del legame necessario con gli ideali di Giustizia e di Libertà, facendo emergere l’attualità del Socialismo Liberale. Lo sottolinea Valdo Spini nel suo articolo.

Completano il numero due articoli in tema di Storia e Memoria di Antonio Tedesco, direttore scientifico della Fondazione Nenni: “L’europeismo nella Resistenza romana” e “L’idea di Europa Unita nell’Assemblea Costituente” Infine, la rubrica Arrivati in Redazione, con quattro libri segnalati da Antonio Comerci.

Indice

Anno XL, [n. 138], fascicolo 138, n. 2/2020

Costruire il dopo. A cura di Emanuele Vannucci

Valdo Spini, Costruire il dopo, p. 5

Atti del Convegno “Profili giuridici ed economici del ‘reddito minimo’ nei Paesi di Europa, in particolare in Italia. Un istituto per superare le povertà?” tenutosi il 10 gennaio 2020 presso l’Auditorium della “Fondazione del Banca del Monte di Lucca”. A cura di Emanuele Vannucci

Alberto Del Carlo, I presupposti del reddito minimo, p. 9

Stefano Toso, I sussidi alla povertà in Italia: una ricostruzione storico-analitica, p. 15

Emanuele Vannucci, Modelli quantitativi per la sostenibilità della spesa sociale in Italia, p. 31

Giovanni Orlandini, Il reddito di cittadinanza: profili di criticità di uno strumento necessario, p. 57

Giorgia Giovannetti, Francesca Paolini, Contrastare povertà e esclusione sociale: una riflessione a partire dai casi di Spagna e Italia, p. 71

Valdo Spini, Attualità del socialismo liberale, p. 87

L’EPIDEMIA DEL COVID19 – ESPERIENZE E INDICAZIONI

Alberto Di Pace, Emergenza Covid19 – Il paradosso della prevenzione, p. 95

Roberto Boschi, Emergenza e mercati finanziari, p. 99

Cristina Acidini, Musei minori: emergenza e futuro, p. 105

Emanuele Vannucci, Luigi Vannucci, Previsioni statistiche, p. 107

Giulia Barducci, L’Europa ai tempi del Corona Virus, p. 111

Andrea Puccetti, Una mascherina per l’economia, p. 113

Diego Franzoni, Per ripartire al più presto, occorre capire quali sono le infrastrutture

e le professionalità essenziali nel nostro paese e investire seriamente su di loro, p. 125

Aurora Trotta, Se il lavoro dei migranti è utile, ma non dignitoso, p. 129

Lucilla Spini, A 25 anni dalla conferenza mondiale sulle donne di Pechino, p. 137

STORIA E MEMORIA

Antonio Tedesco, L’europeismo nella Resistenza romana, p. 151

Antonio Tedesco, L’idea di Europa Unita nell’Assemblea Costituente, p. 157

A cura di Antonio Comerci, Arrivati in redazione, p.  163

 

SCHEDA DESCRITTIVA QUADERNO DEL CIRCOLO ROSSELLI N. 3/2020

“Paolo Barile a vent’anni dalla sua scomparsa”, il numero riporta i contributi di Enzo Cheli, Stefano Grassi e Valdo Spini, che ricorda la comune esperienza nel Governo Ciampi. Quindi il saggio di Marco Cannone “Paolo Barile: Il giurista delle libertà̀”, tratto dalla sua tesi di laurea, che ripercorre la storia del militante di Giustizia e Libertà, del partigiano e del grande giurista, biografia conosciuta e in gran parte pubblicata, originale e inedita invece la ricerca nell’Archivio Barile, nel capitolo “Caposcuola dei costituzionalisti fiorentini”.

Ricca anche la parte generale della rivista con l’articolo “Socialismo liberale: ideologia del ceto medio?” di Andrea Banchi e quello di Lucilla Spini sui 75 anni delle Nazioni Unite. Quindi la storia di Franco Venturi (1914 – 1994) come militante nella Resistenza e nel Partito d’Azione, nell’articolo di Giulio Talini. Mentre l’avvocato Salvatore Battaglia (1843 – 1900) è raccontato da Enrico Coppi in occasione dell’inaugurazione della lapide che lo ricorda là dove visse in Firenze. Infine, Valdo Spini ricorda Giorgio Bouchard figura di spicco della Chiesa Valdese, e del protestantesimo italiano.

“Arrivati in redazione” la consueta rubrica di libri a cura di Antonio Comerci, conclude anche questo numero del Quaderni.

 

Indice

Anno XL, [n. 139], fascicolo 139, n. 3/2020

Paolo Barile a vent’anni dalla scomparsa.

Carlo Azeglio Ciampi, Messaggio di cordoglio, p. 7

Enzo Cheli, Presentazione, p. 9

Stefano Grassi, Paolo Barile e il metodo delle riforme: attualità della sua lezione, p. 11

Valdo Spini, Paolo Barile Ministro del Governo Ciampi, p. 17

Marco Cannone, Paolo Barile: Il giurista delle libertà, p. 23

I La formazione

La famiglia e gli studi

L’adesione al Partito d’Azione

L’arresto e la prigionia del partigiano “Paolo Scotti”

Partigiano combattente

 L’esordio con il saggio “Il ritorno della tortura”

 Allievo di Piero Calamandrei

  1. Partigiano della Costituzione

Panorama dottrinale, storico e politico italiano 1943-1948

 La prima monografia: “Orientamenti per la Costituente”

“La Costituzione come norma giuridica”

L’articolo “L’attuazione della Costituzione…”

“Corte costituzionale, organo sovrano…”

“I poteri del Presidente della Repubblica”

III Giurista delle libertà costituzionali

Il pensiero di Piero Calamandrei sui diritti di libertà

 L’attenzione di Barile sulle libertà costituzionali

“Il soggetto privato nella Costituzione italiana”

La frontiera dei diritti di libertà di informazione

Riflessione sui diritti di libertà di culto

IV Caposcuola dei costituzionalisti fiorentini

Professione forense come missione

 Una vita in cattedra. La lezione accademica di Barile

La “scuola dei costituzionalisti”

La visione dei diritti umani come diritti costituzionali

L’impegno nella vita pubblica

 Il suo lascito: L’Archivio Barile

ATTUALITÀ

Andrea Banchi, Socialismo liberale: ideologia del ceto medio?, p. 107

STORIA E MEMORIA

Lucilla Spini, “Noi, Popoli delle Nazioni Unite …”: 75 anni di dialogo globale, p. 115

Giulio Talini, Franco Venturi nella Resistenza e nel Partito d’Azione, p. 125

Enrico Coppi, Una lapide per Salvatore Battaglia, p. 135

Valdo Spini, Giorgio Bouchard, p. 141

A cura di Antonio Comerci, Arrivati in redazione, p. 142

Indice dei “Quaderni” dedicati ai Rosselli, p. 147

Indice completo dei “Quaderni” (1981 -), p. 149

 

 

SCHEDA DESCRITTIVA QUADERNO DEL CIRCOLO ROSSELLI N. 4/2020

Fortuna e il socialismo dei diritti

Una selezione dei discorsi parlamentari.

È uscito, è in spedizione agli abbonati ed è in vendita presso l’editore Pacini, Pisa, il numero 4 del 2020 dei Quaderni del Circolo Rosselli, dedicato a “Loris Fortuna e il socialismo dei diritti. A 50 anni dalla legge sul divorzio“. Infatti, il primo dicembre del 2020 è stato il cinquantesimo anniversario dell’approvazione della legge che ha introdotto il divorzio in Italia. Il Quaderno raccoglie i più significativi interventi parlamentari di Fortuna, selezionati da Michele Mioni. I discorsi sono accompagnati da una introduzione di Valdo Spini, direttore dei Quaderni e da un saggio di Michele Mioni, ricercatore presso l’Università di Brema e di Parigi 1 Pantheon-Sorbona., nonché di un contributo di Tiziano Sguazzero dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione.

Completano il Quaderno gli articoli della serie STORIA E MEMORIA, con gli interventi di Lorenzo Becattini, Alberto Di Pace, Antonio Bechelloni, Andrea Puccetti, Andrea Mulas e Lucilla Spini. Chiude il Quaderno la consueta rubrica “Arrivati in redazione” di Antonio Comerci, con la segnalazione di  otto libri particolarmente interessanti per la rivista..

 

Indice

Anno XL, [n. 140], fascicolo 140, n. 4/2020

Loris Fortuna. Discorsi Parlamentari. Nel cinquantesimo della legge sul divorzio. A cura di Michele Mioni

Valdo Spini, Loris Fortuna. A cinquant’anni dalla legge sul divorzio, p. 5

Tiziano Sguazzero, Loris Fortuna nella sinistra friulana dalla Resistenza all’elezione al Parlamento, p. 9

A cura di Michele Mioni, Loris Fortuna e il socialismo dei diritti. A 50 anni dalla legge sul divorzio, p. 15

Michele Mioni, Loris Fortuna e le radici socialiste dei diritti civili, p. 17

Dopo dieci proposte dal 1878, quella decisiva per il divorzio in Italia. Intervento sulla proposta di legge sui casi di scioglimento del matrimonio, 1° aprile 1966, p. 31

Un complicato iter parlamentare. Intervento nella discussione per l’approvazione della legge sui casi di scioglimento del matrimonio, 25 novembre 1969, p. 43

Alla vigilia dell’approvazione della legge. Intervento nella discussione per l’approvazione della legge su Casi di scioglimento del matrimonio, 24 novembre 1970, p. 71

Dopo la legge sul divorzio: Costituzione e Concordato. Interpellanza sulla Revisione del Concordato, 7 aprile 1971, p. 79

Il referendum alla portata di tutti. Mozione n. 70 sulle modalità per l’attuazione di un referendum abrogativo, 22 maggio 1975, p. 91

In difesa di un approccio laico ed inclusivo su aborto e libertà di coscienza. Intervento nella discussione sulla proposta di legge sulla Disciplina dell’aborto, 16 marzo 1976, p. 99

– Contro l’aborto di classe: libertà della donna e questione sociale. Intervento nella discussione sulla proposta di legge sulla Disciplina dell’aborto, 14 dicembre 1976, p. 119

Storia e Memoria

Lorenzo Becattini, Il deputato sconosciuto che impedì l’aggettivo indissolubile, p. 133

Alberto Di Pace, I parchi nazionali italiani – La grande svolta del 1993-94, p. 135

Antonio Bechelloni, Un ricordo di Robert Paris (1937-2020), p. 139

Andrea Puccetti, La stazione di Cà di Landino, nelle viscere dell’Appennino, p. 141

Andrea Mulas, Alberto Manzi. Il “maestro d’Italia” in Amazzonia, p. 153

Lucilla Spini, L’acqua e le Nazioni Unite: 10 anni dal riconoscimento del diritto umano all’acqua, p. 159

A cura di Antonio Comerci, Arrivati in redazione, p. 169

 

 

 

 

 

Si è continuato nell’implemento della Biblioteca (aperta al pubblico) che ha raggiunto un numero complessivo di 3171 Volumi, più 130 opuscoli originali e un numero complessivo di 139 testate di Periodici tra cui la collezione completa dei “Quaderni del Circolo Rosselli” e delle annate dal 1891 al 1926 di “Critica Sociale”.

 

Spazio QCR

Fondazione Circolo Fratelli Rosselli – via degli Alfani 101 rosso – 50121 Firenzetel/fax 055 2658192 www.rosselli.orgfondazione.circolorosselli@gmail.cominfo@rosselli.org

 

Martedì 13 aprile 2021 – Commemorazione nel Centenario dell’assassinio di Carlo Cammeo

Martedì 13 aprile 2021
Commemorazione nel Centenario dell’assassinio di Carlo Cammeo

ore 15:30
CIMITERO EBRAICO
Deposizione corona alla tomba di Carlo Cammeo

ore 16:00
CORTILE DELLA SOCIETÀ FILARMONICA PISANA, Via Contessa Matilde, 80
Cerimonia di Commemorazione

Alla cerimonia sono intervenuti:
Antonio Brasile, Presidente della Società Filarmonica Pisana
Michele Conti, Sindaco di Pisa
Alessandra Nardini, Assessora Regionale all’Istruzione e Cultura della Memoria
Massimiliano Angori, Presidente della Provincia di Pisa
Bruno Possenti, Presidente Comitato Prov.le Anpi Pisa
On. Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Interventi musicali a cura della Società Filarmonica Pisana
Soprano
Prof.ssa Alessandra Rossi
Flauto Traverso
M. Paolo Carosi
Pianoforte
M. Giovanni Del Vecchio
Tromba
Prof. Daniele Liut

 

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Intervento Valdo Spini – Cento anni di Andrej Sacharov. Lo scienziato dissidente che ha cambiato il Novecento

Valdo Spini (Fondazione Circolo Fratelli Rosselli)

Sono molto onorato di partecipare alla celebrazione del centenario di Andrej Sacharov e porgo il mio saluto e quello della Fondazione Circolo Rosselli a tutte le istituzioni culturali che hanno concorso alla sua organizzazione.

La coraggiosa opera del grande fisico Andrej Sacharov per la difesa delle libertà politiche e dei diritti civili in Urss ha profondamente influenzato la maturazione delle idee della sinistra italiana in questo campo. In tali vicende ha giocato un ruolo importante anche la mia città, Firenze.

Se Sacharov inizia la sua azione per i diritti di libertà in Urss fin dal 1966, non possiamo tralasciare in questo quadro l’importanza che assume l’invasione della   Cecoslovacchia nel 1968 da parte delle truppe del Patto di Varsavia. Il processo di normalizzazione del Partito Comunista Cecoslovacco vedeva fatti clamorosi come l’espulsione dal partito di quelli che erano stati i dirigenti della Primavera di Praga, a cominciare da quella del segretario, Alexander Dubcek, espulso nel 1970. Allora fu Riccardo Lombardi, dalla tribuna del congresso del Psi di Genova del 1972, ad invitare il Pci italiano a dare la propria tessera a quei quadri del Pc cecoslovacco che venivano espulsi. Il suo appello peraltro non ebbe seguito. Fu quindi il Psi a condurre questa azione, candidando alle prime elezioni del parlamento Europeo ad elezione diretta, nel 1979, Jiri Pelikan, già direttore della Tv e deputato al parlamento cecoslovacco, espulso anche lui dal Partito Comunista. Jiri Pelikan venne portato candidato nella circoscrizione dell’Italia Nord Occidentale, quindi nella Milano del segretario Bettino Craxi ed eletto con un bel successo di voti. Venne rieletto anche nel 1984.

Negli anni Settanta si sviluppa l’azione di Andrej Sacharov e del comitato da lui stesso creato per l’affermazione delle libertà politiche, dei diritti civili e della pace. Dal 1975 in questa battaglia al punto di riferimento della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo dell’Onu, si affiancò anche l’Atto Finale della Csce (Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa) documenti ambedue sottoscritti dall’Urss.

La vicenda di Sacharov e dei dissidenti sovietici interessò  particolarmente la sinistra italiana. Queste vicende incrinavano la visione in cui si credeva (o magari si preferiva credere), in un sistema comunista che il progresso economico e sociale avrebbe spinto naturalmente ad approdare a forme di maggiore libertà e pluralismo.

La personalità dello scienziato Andrej Sacharov conferì al dissenso interno all’Urss una rilevanza internazionale particolarmente rilevante. Sacharov è il leader riconosciuto del movimento per la difesa della democrazia. Egli era un fisico nucleare di grande rilievo. Soprattutto aveva collaborato alla costruzione delle prime bombe termo-nucleari sovietiche, ma successivamente aveva criticato gli esperimenti nucleari a scopo bellico e gli aspetti repressivi del regime sovietico costituendo nel 1970 un comitato per i diritti civili che difendeva i dissidenti e i perseguitati.

Questo poneva problemi ai comunisti italiani, stimolati dai socialisti a prendere posizioni più coraggiose in materia.

Partiamo dal 1975. Nell’ottobre viene annunciato il conferimento del Premio Nobel per la pace ad Andrej Sacharov ma presto si capisce che allo scienziato non verrà dato il visto per andarlo a ricevere ad Oslo nel dicembre di quell’anno.

L’allora segretario del Psi, Francesco De Martino, uomo dalle espressioni sempre misurate, in un’intervista all’Avanti del 4 Novembre 1975 critica i comunisti italiani per avere indirizzato una “critica non sufficientemente forte nei confronti delle persecuzioni degli intellettuali del dissenso come Sacharov.”

In quel periodo Sacharov pubblica in Francia il libro “Il Mio paese e il mondo”.

L’Avanti! quotidiano del Partito Socialista Italiano, il 13 novembre 1975 riporta, naturalmente con espressioni di protesta e di riprovazione, la notizia che a Sacharov è stato negato il visto per andare a Oslo a ritirare il Premio Nobel per la pace.

Ancora l’Avanti! risolleva il 21 Novembre il caso Sacharov, denunciando “Una certa latitanza della sinistra, una certa esitazione, quando non un atteggiamento sprezzante come quello tenuto dall’Unità”.

Il Premio Nobel per la pace verrà ritirato a Oslo il 10 dicembre da Elena Bonner, accompagnata dalle sue amiche russe residenti a Firenze, Nina Harkevitch e Marija Olsuf’eva. Bonner rientra poi in Urss ma il telefono dei Sacharov viene isolato.

Precedentemente la moglie dello scienziato aveva ottenuto di poter venire in Italia a curarsi da una malattia agli occhi presso la clinica oculistica di Siena e risiede spesso a Firenze, ospite in casa di amiche.

Già il 7 ottobre la signora Sacharova viene ricevuta alla Federazione fiorentina del Psi: ne dà notizia l’Avanti! dell’8 ottobre. Elena Bonner chiede di essere ricevuta anche dal Sindaco, il comunista Elio Gabbuggiani, il quale all’inizio si limita ad inviarle un mazzo di fiori. (Avanti! 6 dicembre 1975). Successivamente invece la incontrerà in più occasioni.

La presenza della sua coraggiosa moglie nella nostra città fece di Firenze una località privilegiata del dibattito italiano sulla vicenda di Sacharov e dei dissidenti sovietici. A Firenze, dopo le elezioni amministrative del 1975, si era formata una maggioranza di sinistra che contava in consiglio comunale su 26 consiglieri comunisti, sei socialisti e uno del Pdup (partito che si collocava alla sinistra del Pci) su 60 componenti il consiglio comunale.[1] Sindaco viene eletto il comunista Elio Gabbuggiani, Vicesindaco il socialista Ottaviano Colzi. Eletto consigliere, personalmente fui chiamato a svolgere le funzioni di capogruppo consiliare del Partito Socialista Italiano

Nel 1977, il Presidente della Biennale di Venezia Carlo Ripa di Meana, esponente del Psi vicino al segretario Bettino Craxi, ha dedicato l’edizione di quell’anno al dissenso nei paesi dell’Est, appunto la Biennale del Dissenso. La sua iniziativa, che è il primo segnale concreto di solidarietà in Italia nei confronti del dissenso nei paesi dell’est europeo, si svolge tra feroci polemiche, in primo luogo con l’Urss naturalmente, ma anche con il Pci, i suoi intellettuali e i suoi organi di stampa.

A Firenze, pur tra le discussioni e le polemiche, nella giunta di sinistra, il rapporto dialettico tra Partito Socialista e partito Comunista porta a qualcosa di nuovo e di importante. Il 20 gennaio 1977 il Consiglio Comunale conclude un lungo dibattito su Charta ’77, il movimento costituitosi in Cecoslovacchia per chiedere libertà e democrazia nel gennaio di quell’anno animato da importanti esponenti della cultura, tra cui il futuro presidente della Repubblica Vaclav Havel, votando un documento in cui si riaffermava la condanna nei confronti degli atti di repressione che colpiscono i dissidenti nei paesi dell’est Europeo e la solidarietà a quanti in quei paesi si battono per il rispetto della libertà e della democrazia.

Il 28 Ottobre 1977 la maggioranza di sinistra si divide su questi temi: per un voto passa l’odg del Psi, su cui convergono gli altri partiti e rimane in minoranza quello del Pci che vota contro quello socialista. Con una dichiarazione come capogruppo consiliare stigmatizzo questo comportamento.[2]

Ma è proprio in conseguenza di questa divisione che si arriva alla decisione di organizzare proprio come Comune di Firenze e della sua giunta di sinistra un convegno su “Dissenso e democrazia nei paesi dell’Est”. Il convegno si svolge nei giorni 19-20-21 gennaio del 1979. È un convegno di vasta portata che dura tre giorni e coinvolge i principali studiosi di questi problemi nonché quei dissidenti che era possibile far parlare perché si trovavano in Occidente.

Il Convegno viene politicamente organizzato dalla conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale, presieduta dal Sindaco Elio Gabbuggiani, con la partecipazione del vicesindaco Ottaviano Colzi e di cui ero componente come Capogruppo del Psi. Venne costituita una segreteria tecnica di supporto costituita da studiosi di queste materie.

Il convegno sul dissenso impegna negli interventi, oltre la relazione di apertura del Sindaco Gabbuggiani, almeno ben ventisette studiosi di grande rilievo dell’Europa Occidentale, della Russia e dell’Europa orientale, degli Stati Uniti.[3] Un parterre de Roi, uno sforzo veramente notevole che forse avrebbe meritato maggiore considerazione.

Chi mette con più chiarezza i piedi nel piatto è il francese Gilles Martinet, direttore del settimanale Le Nouvel Observateur e membro della segreteria Nazionale del Partito Socialista Francese guidato da Francois Mitterrand. Martinet sottolinea che i partiti comunisti dell’Europa Occidentali hanno descritto la situazione dei paesi dell’Europa Orientale, come se pratiche biasimevoli si fossero innestate su una base autenticamente socialista A tale concezione il socialista francese si ribella. Riportiamo le conclusioni del suo intervento: “Per coloro che come me sono fautori dell’unità delle forze popolari  ( e nei paesi dell’Europa Meridionale questo implica innanzitutto l’alleanza tra comunisti e socialisti) questa ambiguità non potrà essere mantenuta…Una cosa è sperare nella pace e quindi nello sviluppo di relazioni normali con i paesi totalitari dell’Est, ma tutt’altra cosa è ritenere che i dirigenti di questi paesi  perseguano gli stessi nostri fini e se ne discostino soltanto in ragione di circostanze storiche particolari e di situazioni nazionali diverse. Non soltanto i fini non sono gli stessi: sono anche assolutamente contradditori. Bisogna avere il coraggio di dirlo.”[4]

Questo coraggio il Psi italiano lo aveva. Per quanto riguarda il Pci bisognò aspettare i fatti polacchi del dicembre del 1981 (la presa del potere da parte del generale Jaruzelski) perché il segretario Berlinguer parlasse di esaurimento della spinta propulsiva di rinnovamento della Rivoluzione di Ottobre, proponendo peraltro una sorta di critica simmetrica delle insufficienze sia delle esperienze socialdemocratiche che di quelle comuniste e l’affermazione di una “terza via”, una via originale di costruzione del socialismo propria dei partiti comunisti dell’Europa occidentale e in primo luogo del Pci.

Purtuttavia il Convegno fiorentino sul dissenso, se avesse avuto un seguito e uno sviluppo, avrebbe potuto invece rappresentare un passaggio di un cammino diverso. Per quanto riguarda la sua gestione da parte della sinistra, il Sindaco Elio Gabbuggiani vi si impegnò a fondo e con coraggio. Venne attaccato dalla Literaturnaja gazeta. Non solo, ma pare sia stato criticato nel suo stesso partito da un esponente di rilievo come il responsabile esteri Giancarlo Pajetta. Invece il segretario nazionale Enrico Berlinguer non si espresse e questo venne interpretato come un significativo silenzio-assenso all’iniziativa. Peraltro, Elio Gabbuggiani, per quanto personaggio di rilievo, non aveva la forza nazionale per trasformare il convegno in un fatto politico incisivo nella vita del suo partito. In realtà Gabbuggiani aveva molto più chiaro di tanti altri esponenti comunisti di maggior nome la direzione in cui sarebbe stato necessario andare, visto quello che avvenne successivamente. Nel suo discorso di chiusura indirizzò un saluto alla Signora Sacharov che si trovava a Firenze e che -disse- : “sono lieto di incontrare, -come già avvenuto altre volte- nei prossimi giorni.” Affermava Il Sindaco: “…esistono valori universali della democrazia, quali la libertà di movimento, la libertà di coscienza e di culto, la libertà di espressione e le garanzie delle minoranze che debbano essere rispettate da qualsiasi sistema economico e sociale.”

Il convegno sul dissenso non doveva evidentemente concludersi con un documento politico. Questo era campo delle forze politiche fiorentine ed in particolare di quelle presenti nel consiglio comunale di Firenze. Tali forze peraltro allegarono delle dichiarazioni agli atti sia di partiti che di persone. Ma significativo fu il deposito di un “Documento di esponenti della sinistra”, corredato da una serie di firme molto autorevoli come quella di Gilles Martinet e che, per limitarci agli italiani, andavano da Gaetano Arfè, all’esponente del Manifesto Rossana Rossanda, a Massimo Salvadori, a Giorgio Spini, a Vittorio Strada, ma senza la presenza di un nome significativo della cultura comunista ufficiale. Noi come vertici del Psi fiorentino dichiarammo di condividerlo completamente e di proporci di sostenerlo.[5]

In questo documento il problema delle libertà politiche veniva posto come momento discriminante per l’evoluzione delle società dell’est europeo e si affermava: “chiediamo alla sinistra un contatto aperto e critico, come fra compagni con gli embrioni di movimenti democratici e popolari dell’Est”[6]

Proprio questo contatto aperto e critico “come tra compagni” non si ebbe da parte del Pci il coraggio politico di farlo ufficialmente e incisivamente. Il che portò a due conseguenze: che la caduta del muro di Berlino del novembre 1989, con tutte le sue ricadute, prese di sorpresa lo stesso Pci che dovette cercare di correre ai ripari inevitabilmente in modo frettoloso e pur sempre competitivo con il socialismo italiano. E la seconda, di portata più ampia, che riguarda la nostra situazione attuale, è che quando uno ad uno i regimi comunisti sono crollati, generalmente un’alternativa socialista democratica non si è affermata in questi paesi, perché un terreno suscettibile di appoggiarne la crescita non era stato preparato.

Quanto a Andrej Sacharov le sue pene non erano finite. Dopo un duro discorso di condanna dell’invasione sovietica dell’Afghanistan, nel gennaio del 1980 viene inviato da Breznev al confino a Gorkij (l’antica Nižnij Novgorod) e ci rimane sette anni. Nel dicembre 1986 verrà liberato da Gorbaciov e verrà anche rieletto deputato

Appresa la notizia dell’arresto di Sacharov, il consiglio comunale di Firenze decise di assegnargli la cittadinanza onoraria. Questo avviene il 5 febbraio 1980, a maggioranza, col voto contrario del Pci e il voto favorevole di tutti gli altri partiti. Il Sindaco Elio Gabbuggiani si astiene, non solo per evidenti ragioni di equilibrio nella coalizione di maggioranza, ma coerentemente con le posizioni da tempo espresse.

Evidentemente il convegno sul dissenso non era bastato.

Peraltro, a livello nazionale, nel dibattito che si svolse al Senato il 29 gennaio 1980, interviene a nome del gruppo del Pci Giuliano Procacci che  afferma “Ravvisiamo in primo luogo nelle gravi misure prese contro l’accademico Sacharov una nuova violazione, che segue a violazioni già precedentemente avvenute in Unione Sovietica, di alcuni princìpi ai quali il nostro Partito attribuisce iI valore di princìpi universali, quali la libertà ,di espressione e di pensiero nella ricerca scientifica, la libertà del dissenso:”

Sacharov con la sua azione coraggiosa aveva portato tutti a prendere posizione.

Come dicevamo le misure restrittive contro Sacharov finiscono nel dicembre 1987. Tale è l’importanza della sua figura che la notizia della liberazione viene data allo scienziato russo con una telefonata da Gorbaciov in persona.

Poco dopo nel febbraio 1989 Sacharov viene a Roma e viene ricevuto il giorno 7 con tutti gli onori nella sede del Psi a via del Corso dal segretario Bettino Craxi e dalla responsabile esteri Margherita Boniver. È l’unico partito che egli visita, oltre che andare dal Papa e dai vertici istituzionali del nostro paese.

Il 14 Maggio lo scienziato russo viene invitato dal segretario al Congresso del Psi di Milano, dove pronuncia un saluto in cui afferma tra l’altro, rivolto al Psi e a Craxi: “Altri partiti e leaders hanno fatto molto, ma voi avete fatto più di tutti.”[7]

Pochi mesi dopo, nel novembre 1989 cade il muro di Berlino, il Pci italiano annuncia il cambio del nome.

Il mese dopo, il 14 Dicembre 1989, Andrej Sacharov muore. Non vede quindi la dissoluzione dell’Urss e tanti avvenimenti che avrebbero dato ragione delle sue posizioni.

Il suo contributo sarebbe stato molto utile nella nuova fase che si apriva e anche nella situazione attuale.

Siamo oggi naturalmente vicini al Centro a lui intitolato e alla Fondazione che ne continua la memoria.

 

 

Firenze 8 marzo 2021

 

[1] Prima della riforma del 1993, il Sindaco e la Giunta venivano eletti dal Consiglio Comunale.

[2] Cfr. Divisa la maggioranza sul dissenso nell’Est , “La Nazione”,  Cronaca di Firenze, 29 ottobre 1977 e “Molto avventurose vicende della mozione sul dissenso” ibidem, 30 0ttobre 1977

[3] Gli autori dei contributi pubblicati: Leonard Schapiro, Stephen F. Cohen, Zores Medvedev, Cornelius Castoriadis, Francois Fejto, Hugh Seton-Watson, Micha Reiman. Eduard Goldstucker, Alexander Smolar, Vittorio Strada, Carlo Skalicky, Jurij Mal’cev, Jakub Karpinski, Ota Sik, Domenico Mario Nuti, David Lane, Miklos Haraszti, Geoffrey Hosking, Charles Bettelheim Gilles Martinet, Ennio Di Nolfo, Andrej Amal’rik, Leonid Pliusc, Andrej Siniasvkij, Boris Weil, Manfred Wilke. Nelle biografie dei partecipanti figurano anche quelle di importanti esponenti della cultura comunista come Adriano Guerra e Giuliano Procacci, ma nel libro non figurano i loro interventi. Le firme di Giuliano Procacci e di Adriano Guerra vengono apposte alla Petizione in favore della liberazione di Jaroslav Sabata, il portavoce di Cartha ‘77

Gli atti sono stati pubblicati in Dissenso e democrazia nei paesi dell’Est, a cura di P. Nadin, Firenze Vallecchi 1980.

Andrej Sacharov non può evidentemente partecipare, ma nell’elenco dei partecipanti figura Elena Sacharova (pag.262).

[4] Dissenso e democrazia…pag.209.

[5] Dissenso e Democrazia, cit.pag.279.

[6] Op.cit. pagg.275-76.

[7] A. Sakharov, Moscow and Beyond, Alfred A. Knopf, New York 1990, pp. 103 e ss.

 

Video Evento – Cento anni di Andrej Sacharov. Lo scienziato dissidente che ha cambiato il Novecento: https://fb.watch/4KwgzRmjaz/ 

Trascrizione della video-intervista con il marchese Edouard de Frotté realizzata il 9 giugno 2019 al castello di Couterne, subito dopo l’omaggio al monumento dedicato ai fratelli Rosselli.

Châtelain et ancien maire de Couterne, Edouard de Frotté est décédé
Propriétaire du château de Couterne (Orne) depuis 1952 et ancien maire, le marquis Edouard de Frotté est décédé à Paris ce mercredi 24 mars 2021, à 93 ans.

 

 

Trascrizione della video-intervista con il marchese Edouard de Frotté realizzata il 9 giugno 2019 al castello di Couterne, subito dopo l’omaggio al monumento dedicato ai fratelli Rosselli.

Alessandro Giacone: Grazie di accoglierci a casa sua. Siamo vicini al luogo dove sono stati uccisi i fratelli Rosselli.  La vicenda fa parte della storia della vostra famiglia.

Edouard de Frottè: Esattamente. Abbiamo fatto la stessa lotta contro il fascismo e contro il nazismo. I miei due fratelli sono morti in deportazione in Germania dopo aver partecipato alla Resistenza francese. Non dovrei occupare questo luogo [il castello], ero il terzo per ordine d’età, ero troppo giovane per fare qualsiasi cosa, e quindi è toccato a me.

Nel [1937] lei non era qui, quando sono stati uccisi i fratelli Rosselli.

Io no, ero a Versailles. Mio padre è tornato precipitevolmente [qui a Bagnoles], e mi ha subito detto: “Non si saprà mai quello che è successo.” Alla fine, abbiamo finito per saperlo alla Liberazione: gli assassini sono stati incastrati perché erano stati filo-nazisti, o almeno filo-tedeschi. Ed è cosi’ che si è terminata la vicenda.

Da quel momento, ogni anno c’è gente che viene in pellegrinaggio, in particolare gli italiani, che vengono a vedere il monumento, che è stato scolpito in marmo di Carrara. Da un blocco di 22 tonnellate si è ricavato questo monumento che ne pesa 15.

L’assassinio si è svolto davanti a casa nostra, ma per puro caso. Gli assassini sono passati davanti, hanno bloccato l’auto dei Rosselli, li hanno assassinati e hanno gettato i corpi nel bosco. Poi qualcuno è passato per dei bisogni “molto naturali” e li ha scoperti.

Suo padre è immediatamente accorso, dopo la scoperta dei corpi?

Mio padre è venuto subito qui, ma ovviamente c’era ben poco da fare.

Quali sono i suoi ricordi dell’inaugurazione del monumento, nel 1949? Nel suo castello, lei conserva un libro d’oro con firme prestigiose, come quella di Ferruccio Parri.

Si, ho conservato quel ricordo importante. All’inaugurazione, c’era l’avv. Moro-Giafferri, il miglior avvocato francese dell’epoca: ha pronunciato un discorso seduto in una poltrona, ma ha conquistato tutti. Alla fine, Parri e tutti gli altri sono venuti qui a casa. Ecco come si è svolto tutto. Da li’ in poi, il monumento è stato visitato ogni anno da italiani di tutti i partiti, in particolare dai garibaldini.

Grazie di nuovo per la sua accoglienza e per la testimonianza.

 

 

Scomparsa di  M. Edouard de Frotté

Con molta tristezza annunciamo la scomparsa di  M. Edouard de Frotté, marquis du château de Couterne, che, al termine della cerimonia, al monumento eretto sul luogo in cui vennero uccisi Carlo e Nello Rosselli a Bagnoles de l’Orne. ci  ha sempre voluto accogliere con un cordiale e solidale  ricevimento nel suo bel Castello situato  ai margini del bosco in cui  venne perpetrato l’assassinio.

 

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La Fondazione Circolo Rosselli in onda sulla Rai

Martedì 23 marzo alle 10,50 su Rai 3 i trent’anni della Fondazione

La Fondazione circolo Rosselli, nel trentennale della sua Fondazione  ha fatto domanda per essere ammessa alla Tribuna dell’Accesso, riservata alle istanze della società civile,  La domanda è stata accettata e la trasmissione registrata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma che ringraziamo per la gentile ospitalità. Sono intervenuti,  la dottoressa Paola Passarelli, direttore generale delle Biblioteche del Ministero della Cultura e il dottor Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca Nazionale di Roma che hanno fatto gli onori di casa. Per la Fondazione Circolo Rosselli hanno partecipato: il presidente Valdo Spini, il professor Vito Zagarrìo, i giovani Giulia Piccioni e Fabio Perrone. La trasmissione è stata curata per la Rai  dalla dottoressa Marina Giraldi.

L’occasione è stata propizia per sottolineare l’importanza del filone rosselliano nella cultura italiana.

Spaziolibero – Fondazione Circolo Rosselli in onda sulla Rai: http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0c48d61b-3a03-44ed-9483-452faab1a189.html?fbclid=IwAR1CWcMZ6VF8WKdqOclmdkf-Jyo4AinC50S43b7mdY16pKiIDeKlyPOgS1Y

 

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Next Generation Eu. Spini (Aici). Iniziative degli Istituti Culturali.

Si è svolto il 9 marzo il webinar dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (Aici) dedicato a “Next generation EU e Piano Nazionale di ripresa e resilienza: idee e proposte per la cultura””

Nella sua introduzione il Presidente dell’Aici, Valdo Spini, ha richiamato le parole di John Kennedy: “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te ma chiediti cosa puoi fare per il tuo paese. “Sono parole -ha detto Spini- cui tutti dovremmo ispirarci durante alla lotta alla pandemia e ai suoi effetti economici e sociali.”

Spini ha sottolineato che i più di 125 tra fondazioni e istituti culturali soci dell’Aici, sono a disposizione per concorrere all’affermazione di quel trinomio: cultura, ricerca, formazione che è decisivo per il rilancio del nostro paese e il successo del Next Generation Eu italiano.

Didattica a distanza. Scriveremo ai Ministri dell’Università e dell’Istruzione per significare che biblioteche, personale e strutture sono a disposizione per sorreggere la didattica a distanza e incrementare le fonti di documentazione in remoto secondo accordi che potranno essere convenuti sia a livello nazionale che a livello locale

Formazione dei giovani. Fondazioni e Istituti Culturali possono essere le sedi appropriate per dare vita all’organizzazione di 250 borse di studio post-dottorato con organi di selezione che vedano la presenza delle università. Si toglierebbero in questo modo molti giovani qualificati da un limbo estremante pregiudizievole per il loro futuro.

Estensione dell’Art bonus alle Fondazioni e agli istituti di cultura presenti nelle tabelle ministeriali. Questo strumento di incentivazione fiscale è oggi usato per restauri di prestigio ma potrebbe essere ben visto dai privati che vogliano concorrere alla formazione nel territorio.

Digitalizzazione. Intenzionati a promuovere l’organica digitalizzazione dei nostri patrimoni culturali, chiediamo la possibilità che il nostro personale possa adire ai momenti di formazione pubblica in tal direzione e simmetricamente siamo disponibili ad ospitare momenti di formazione alla digitalizzazione

Colmare i vuoti in organico dei beni culturali (circa 6.000). Non è nostra competenza ma certo darebbe vita ad occupazione qualificata per le nostre giovani e i nostri giovani.

Spini ha concluso che per il 2 giugno il sito dell’Aici www.aici.it ospiterà filmati delle organizzazioni socie per celebrare tutti insieme anche da remoto la festa della Repubblica.

 

 

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Un video per Amelia

L’Otto marzo per ricordare la prima donna drammaturgo dell’Italia unita

È stato preparato un video documentario su Amelia Pincherle, madre dei fratelli Rosselli. Il video comprende la lettura di testi tratti da articoli di Amelia pubblicati sulla rivista “Il Marzocco” negli anni compresi tra il 1904 e il 1913. Trattano dell’importanza del lavoro per le donne e dell’idea che le donne devono ottenere pari diritti per pari doveri, quindi in piena sintonia con i valori, ancora oggi, della Giornata internazionale della donna. È stato osservato che quello della “parità di salario per parità di lavoro” è stato “fino alla vecchiaia uno dei temi cardine dell’attività politico-culturale di Amelia“. Il video comprende l’intervento di Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli.

Con la formula della lettura a quattro voci femminili, ideato e montato da Gaetano Pacchi, il video è realizzato dalla Compagnia Teatrale “Attori & Convenuti”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Arte e Arti” e la Fondazione Circolo Rosselli.

Il video sarà presentato dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro l’8 marzo e potrà essere visto sul sito della Fondazione Circolo Rosselli, www.rosselli.org.  Poi anche su: Fondazione Studi, sul profilo Facebook “Attori Convenuti”, sulla pagina Facebook “Attori & Convenuti – Compagnia Teatrale” e sulla pagina YouTube di “Arte e Arti”.

 

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Un luogo dedicato a Amelia

Anche il Quartiere 1 – Centro Storico di Firenze, per una strada o uno spazio pubblico intitolato a Amelia Pincherle Rosselli. In allegato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio

È stata accettata dalla commissione Toponomastica del consiglio comunale la proposta della Fondazione Circolo Rosselli, fatta propria dalla consigliera Barbara Felleca di dedicare un luogo di Firenze alla madre dei fratelli Rosselli. Entro marzo sarà scelto quale e la data di inaugurazione.

Amelia Pincherle Rosselli (Venezia 1870, Firenze 1954), oltre ad essere stata la coraggiosissima madre dei fratelli Rosselli, è stata la prima donna drammaturgo dell’Italia unita.

Zia di Alberto Pincherle, più noto come Alberto Moravia, sposata con Giuseppe Rosselli, ebbe tre figli: Aldo caduto nel 1916 nella Prima Guerra Mondiale dove si era arruolato come volontario, Carlo e Nello furono uccisi il 9 giugno 1937 a Bagnoles de l’Orne dalla Cagoule, su mandato del governo fascista italiano.

Prima dell’avvento del fascismo (e delle leggi razziali che la colpiranno in quanto ebrea) Amelia Pincherle Rosselli scrisse e fece rappresentare drammi teatrali di successo sia in italiano che il veneto (era di famiglia veneziana).

Totalmente solidale con l’attività politica antifascista condotta dai suoi figli Carlo e Nello, dopo la loro morte condusse le due nuore vedove i sette nipoti rimasti orfani in esilio in varie nazioni, fino al finale approdo negli Stati Uniti e al ritorno in Italia dopo la liberazione. È stata anche autrice di letteratura per l’infanzia. Presidente della sezione letteratura del Lyceum a Firenze fino alle leggi razziali.

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Appello a Draghi per l’Europa

La Fondazione Circolo Fratelli Rosselli aderisce pienamente all’appello sul futuro dell’Europa lanciato il 14 febbraio 2021. Nell’appello il Movimento europeo in Italia, chiede che il Governo presieduto dal professor Mario Draghi sostenga l’avvio urgente di una nuova fase di riforma dell’Unione europea. E in questa prospettiva si ribadisce che la sola istituzione europea dotata della capacità di decidere democraticamente è il Parlamento europeo al cui interno sono rappresentate tutte le forze politiche europee e che può parlare dunque a nome delle cittadine e dei cittadini europei che lo hanno eletto. Spetterà, dunque, al Parlamento europeo arrivare a una proposta organica e globale di riforma dell’Unione europea e adottarla in tempo utile prima delle elezioni europee nel maggio 2024.

 

L’appello integrale del Movimento Europeo si può consultare a questo link:

https://www.movimentoeuropeo.it/blog/le-nostre-notizie/1434-appello-al-governo-italiano-sul-futuro-dell-europa

 

 

Appello al Governo italiano sul futuro dell’Europa_14.02.2021

FAR RIPARTIRE UN PAESE FINITO IN LETARGO

Giovedì 18 febbraio, l’ultimo della serie di quatto incontri online organizzati da Fondazione Circolo Rosselli e Censis sulla situazione sociale dell’Italia causata dalla pandemia

 

Roma, 19 febbraio 2021 – “Il nostro Paese sembra seduto, in letargo, in trance. Mi sono sempre entusiasmato per la vitalità  italiana, ma oggi, se mi guardo intorno, non la trovo”. Sono le constatazioni di Giuseppe De Rita, presidente del Censis, ieri durante l’ultimo dei quattro seminari online organizzati dalla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli insieme allo steso Censis per discutere sulle prospettive sociali aperte dalla crisi del Covid-19 in Italia. L’appuntamento di ieri si intitolava “Quello che resterà dopo lo stato di eccezione”.

De Rita ha ripercorso le tappe del 2020 che ci ha trovati, ha detto, “del tutto impreparati. Su tutti i fronti: sanitario, scolastico, politico. Siamo andati avanti rincorrendo il virus, ma anche la crisi economica. Che cosa è stata la stagione dei bonus se non una rincorsa dei bisogni?”. “Una delle tragedie – ha sottolineato poi il presidente Censis – è che abbiamo avuto una fragorosa comunicazione, che ha creato partecipazione emotiva, ma l’informazione è stata inesistente. E se le persone non sono informate, come si rimettono in gioco? Si sono intrecciati diversi problemi: da una parte, una politica che ha rincorso il contagio, dall’altro, una società spenta e in letargo, quasi disumanizzata. Di solito sono ottimista, ma bisogna avere consapevolezza dei rischi che stiamo correndo”.

 

“Il virus non ha colto un Paese in pieno sprint, consapevole dei propri problemi. La pandemia, anzi, ci ha trovati impreparati di fronte a questioni che stiamo accumulando da anni”, ha sottolineato l’economista Paolo Baratta. “C’è la necessità di un ripensamento di fondo delle cose, di un intervento pubblico, non di assistenza, ma che ridisegni il sistema, riattivando la vitalità dei soggetti”. In un’Europa nata per una convergenza economica dei suoi membri, ma che poi si è concretizzata in una divergenza fra Paesi più ricchi e Paesi più poveri, che crescono meno degli altri – come capita a noi da molto tempo – si rischiano dualismi non più recuperabili, ha spiegato ancora Baratta. “Che cosa rappresenta questo Recovery plan per l’Europa? E per noi in Italia? Ci limiteremo a fare le cose che servono ad altri Paesi o individueremo le aree dove vogliamo essere competitivi? In questo, occorre un’iniezione di nuova ambizione”.

 

Sui temi europei si è soffermato anche Roberto Castaldi, direttore Cesue e di Euractiv Italia.  “Va detto: chi ci sta tenendo a galla è l’Europa. Da qui dobbiamo partire per progettare un futuro per l’Italia”, ha affermato. “Il problema è anche saperle spendere le risorse. Solo in Campania dal 2007 ci sono 27 miliardi non investiti in due cicli pluriennali. Altri Paesi, come la Polonia, hanno usato quei fondi per farci ferrovie o scuole. Adesso la grande sfida è realizzare progetti credibili di trasformazione del Paese su alcune priorità fondamentali: transizione ecologica, digitale e aspetti culturali, come la parità di genere”. Spesso, ha sottolineato Castaldi, ci si lamenta delle norme europee, quando invece sono quelle italiane a ingolfare il sistema. “Si esalta il modello scelto per il ponte di Genova per la rapidità dell’intervento. Ebbene, in quel caso si sono seguite le regole europee”.

“Da una trentina di anni l’Italia è costantemente indietro rispetto ai Paesi avanzati. Oltre un quarto di secolo di decadenza storica, un declino che si legge nelle statistiche di produttività e di efficienza produttiva. In questo scenario, il Covid rappresenta un’occasione di rinascita o il colpo finale?”, si è chiesto il presidente di Telecom Italia Salvatore Rossi. “Personalmente sono ottimista. Penso che la decadenza storica possa essere sventata e rovesciata ma l’occasione data dall’Europa va presa sul serio. Vanno fatti progetti di investimento e le riforme. Queste, a costo zero, sono il presupposto stesso della buona riuscita dei progetti di investimento”.

 

Su che cosa resterà dopo il letargo si è soffermata Lucilla Spini, bio-antropologa dello IUBS working group on gender equality. “Si rischiano effetti su più dimensioni: salute e benessere, comunicazione e interazione, disuguaglianze. Oltre ai malati di Covid, parlando di benessere psicofisico, nessuno si può più dire in buona salute. Ci saranno effetti dovuti agli stili di vita sedentari, problemi di obesità anche infantile, così come disturbi mentali e da stress post traumatico. Sul fronte interazione sociale, assisteremo a persone sempre più sole e isolate, ci dovremo confrontare con la paure dell’altro e con la necessità di ricostruire reti di supporto. E, ancora, ci sarà il rischio dell’aumento di disuguaglianze. Anche sullo stesso piano di vaccinazione”.

 

L’imprenditore Andrea Puccetti ha incentrato il discorso sulla prospettiva delle imprese. Per le piccole e medie, la maggioranza in Italia, “Sarà importante che le risorse europee arrivino a tutta la filiera”, ha detto. “Ci dev’essere poi orientamento da parte dello Stato, che deve essere regolatore, anche in settori ad alta densità di capitale. Per far sì che questi grandi soggetti vincano la sfida internazionale e non vengano ‘saccheggiati’”.

 

“Spero che si faccia quanto ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi illustrando il suo programma: che si parta dal punto di arrivo di quello che vogliamo essere nel 2026, alla fine del programma, e non da quello che siamo oggi semplicemente finanziando o rifinanziando quello che avevamo deciso in precedenza”, ha concluso Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli. “Una prospettiva di ripresa non può che collocarsi in progetto delle istituzioni, del pubblico, cui le cittadine e i cittadini si sentano realmente associati. Altrimenti la vitalità e la spontaneità dei soggetti può non bastare.  Un ritorno della politica, allora. Ma di una politica basata sugli ideali e sui valori. Con l’arrivo di Draghi, è stato messo un punto a spinte come il populismo, il sovranismo e la rottamazione, che a torto o a ragione avevano animato gli anni passati, definiti dal Censis nel 2017 ‘società del rancore’. Credo che nella necessità di riempire questo vuoto possano agire tanti vettori di vario tipo, anche quelli delle fedi religiose. A livello politico noi, Fondazione Circolo Rosselli ci sentiamo di rivendicare l’impulso che può venire dai valori del socialismo liberale, dalla spinta all’iniziativa economica, anche individuale, alla qualificazione personale in un quadro di etica di responsabilità collettiva, sociale”.

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